Attualità

Disagi al poliambulatorio di Filottrano

La Fp Cgil denuncia il fatto che il generatore di corrente non funzioni in caso di emergenza. E aggiunge: «Da tempo in alcuni punti della struttura entra acqua dall'esterno»

FILOTTRANO – “Si comunica che oggi 21 giugno, per motivi di servizio, questo ufficio rimarrà chiuso”, recitava il volantino affisso dall’Area Vasta 2 sulla porta del cup di Filottrano. «Chiuso al pubblico perché l’azienda è incapace di programmare una seria politica sulle risorse umane e di lotta agli sprechi», la risposta della Fp Cgil dell’Area Vasta 2.
Dopo qualche ora il sindacato è tornato all’attacco: «Domenica 25 giugno verso le 19.05 con il temporale c’è stato un black out al poliambulatorio sanitario. La struttura è rimasta al buio senza che il generatore si azionasse, lasciando la struttura e in particolare pazienti, infermieri e operatori socio-sanitari al buio per circa quattro minuti – raccontano dalla Cgil -. Il black out ha anche reso inoperosi i telefoni e le varie apparecchiature fondamentali per i problemi di salute di pazienti già messi a dura prova in quei locali ristrutturati e inaugurati nel 2010 senza che sia stata previsto un impianto di termoregolazione delle temperatura».

Il personale in servizio ha prontamente contattato l’elettricista in turno di reperibilità informandolo del serio problema. «Pare che l’elettricista dopo essere stato informato dell’accaduto abbia risposto dicendo che l’amministrazione è al corrente del fatto che il generatore non funziona in caso di emergenza e che già da tempo all’ufficio tecnico preposto è stata presentata una relazione tecnica sui motivi. Ci appare pertanto chiaro il degrado e labbandono se, come appare, chi doveva provvedere concretamente non ha provveduto. Oltre all’interruzione della corrente elettrica, malgrado le finestre fossero chiuse ma sicuramente senza un’accurata manutenzione, ormai da tempo in alcuni punti della struttura entra acqua dall’esterno».

Il sindacato ha espresso nuovamente l’invito ad assumersi la problematica sulle proprie spalle sia al Presidente della Conferenza dei sindaci che a tutti i primi cittadini del comprensorio dell’Area Vasta 2.

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