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Dimora municipale

Villa Borgognoni non è più sul mercato. Il comune di Jesi ha deciso di riprendersela per valorizzarla al meglio

Villa Borgognoni a Jesi (foto Ballarini)
Villa Borgognoni a Jesi (foto Ballarini)

JESI – Villa Borgognoni non è più in vendita. A distanza di dieci anni, l’immobile di via Crivelli torna nella piena disponibilità del Comune. Tramontata definitivamente ogni ipotesi di dismissione. Al contrario, l’obiettivo è proprio quello di valorizzare al meglio l’affascinante dimora che si affaccia su via Gramsci, restituendole piena funzionalità.

Il Consiglio comunale ha infatti approvato la retrocessione fra i beni di proprietà comunale di Villa Borgognoni, che dunque non è più nella disponibilità della società di cartolarizzazione ProgettoJesi. Insieme a Villa Borgognoni vengono riscattate dal Comune anche la palazzina ex Asur di Via Gallodoro, due appartamenti ed una unità immobiliare ad uso servizi sociali. Il passaggio è stato tecnicamente possibile grazie ai benefici delle agevolazioni di legge relativi a società in corso di scioglimento, come è appunto la ProgettoJesi, e rispetto alle quali gli atti e le operazioni poste in essere in favore delle pubbliche amministrazioni sono esenti da imposizioni fiscali. Una opportunità che l’Amministrazione comunale ha colto al volo per evitare di pagare pesanti oneri.

«Si chiude in maniera definitiva – ha spiegato il sindaco Massimo Bacci – una procedura che permette alla città di rientrare nel pieno possesso di un edificio importante qual è quello di Villa Borgognoni. Inopportunamente era stato inserito tra i beni in vendita e sotto il profilo amministrativo se qualcuno avesse formulato un’offerta di acquisto, la ProgettoJesi era obbligata a tenerla in considerazione. Ora questo rischio non c’è più. La nuova amministrazione comunale che si insedierà in primavera potrà programmare al meglio azioni di rilancio della struttura come prezioso spazio per la ricettività, l’accoglienza, l’incontro e l’aggregazione grazie anche alle numerose associazioni che già ci ruotano attorno».
Più in generale, l’atto di Consiglio pone un altro tassello sulla naturale conclusione di ProgettoJesi, esperienza assolutamente proficua in termini di risultati economici per i conti pubblici. A fronte dei 35 milioni in beni conferiti o venduti dal Comune a ProgettoJesi, questa società ha mantenuto una dotazione imponibile residua, a valore di conferimento o vendita, pari a 18 milioni ed ha realizzato nei 10 anni vendite per oltre 19 milioni, restituendoli in larghissima parte al Comune tra contanti (più di 12 milioni) ed opere di urbanizzazione.

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