Attualità

Dieci anni di Trecastelli, primo comune marchigiano nato dalla fusione di tre enti locali

Intervista al sindaco Marco Sebastianelli sul decennale di vita amministrativa e sociale: «Risultato non scontato, comunità unita e bilancio sostenibile»

Il municipio, a Ripe, del Comune di Trecastelli
Il municipio, a Ripe, del Comune di Trecastelli

TRECASTELLI – Ricorrono in questo 2024 i dieci anni della nascita della città di Trecastelli, “sorta” dopo la fusione di tre Comuni – Castel Colonna, Monterado e Ripe – il 1° gennaio 2014. Un processo amministrativo che seguì l’esito di un referendum nel maggio 2013 dove vinse a larga maggioranza il “sì” al progetto di fusione e ottimizzazione delle tre macchine amministrative locali. Dopo l’iniziale commissariamento, vennero indette le elezioni nella primavera 2014 vinte dal centrosinistra con l’allora sindaco Faustino Conigli, già primo cittadino di Ripe. Nella giunta figurava come assessore l’attuale sindaco Marco Sebastianelli che ha potuto raccogliere i frutti di quel percorso.

«Trecastelli fu il primo comune marchigiano ad avviare tale percorso e oggi siamo un riferimento per tanti comuni – commenta il primo cittadino – Quella scelta ha portato a un miglioramento della macchina comunale e a un’ottimizzazione del personale sotto il profilo del risparmio ma anche della formazione». Ridotte le spese, come per esempio quella per tre segretari comunali in meno di 15 km, la razionalizzazione delle risorse un tempo esigue ha portato a indirizzare i dipendenti verso una settorializzazione delle competenze, cosa prima impossibile data la cronica carenza di personale.

Marco Sebastianelli
Marco Sebastianelli

«Siamo partiti con un obiettivo ambizioso – continua Sebastianelli – quello di far funzionare bene la macchina comunale per dare risposte ai cittadini ma anche gestire i fondi che negli anni sono arrivati, circa 10 milioni di euro di contributi statali, e che sono anche aumentati: ne avremo altri 5 fino al 2029, per un totale di 15 milioni di euro». Risorse utilizzate per avviare una serie di progettualità sia nel settore dei lavori e della riqualificazione degli edifici di proprietà comunale, ma anche nell’avvio di nuovi servizi pubblici poi entrati a regime e infine nello sviluppo di un bilancio sempre più sostenibile del Comune. 

Insomma un ente che possa poi camminare sulle sue gambe, senza bisogno di contributi straordinari che prima o poi finiranno. «Abbiamo fatto scelte proprio in questa direzione, in modo da ridurre l’utilizzo dei fondi straordinari per pareggiare le spese di bilancio, quindi le risorse potranno essere utilizzate per gli investimenti e per programmare i nuovi interventi nel futuro».

Il decennale di Trecastelli verrà festeggiato con iniziative che salderanno ancora di più la comunità unita inizialmente solo a livello amministrativo: proprio il rischio di perdere le proprie radici era tra i punti cardine dei movimenti che sostenevano il “no” al referendum del 2013. «Faremo una festa collettiva nel mese di marzo, un pranzo di comunità con tutte le associazioni e le realtà che hanno lavorato per unire i cittadini delle tre municipalità. In seguito ci saranno anche altri appuntamenti più istituzionali».

Ti potrebbero interessare