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“Diamoci una scossa”, al via la prima Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica

«Nel nostro paese manca una cultura della prevenzione sui rischi strutturali degli edifici, e proprio su questo punto vogliamo lavorare con questa iniziativa», dice Alberto Romagnoli, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona. Ecco le piazze marchigiane coinvolte

La torre di Amatrice poi crollata con la scossa dell'ottobre 2016

ANCONA – Diffondere la cultura della prevenzione sismica per accrescere la sicurezza degli edifici. Sono questi gli obiettivi della prima Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, promossa su scala nazionale da Fondazione Inarcassa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri e degli Architetti.

Domenica 30 settembre ingeneri ed architetti scenderanno in piazza in 6 città marchigiane, per spiegare ai cittadini come rendere più sicure le proprie abitazioni.

In linea con lo slogan della giornata “una visita non costa nulla ma può valere tanto” i professionisti saranno a disposizione per fissare sopralluoghi gratuiti presso le abitazioni (prenotabili già dal 30 settembre sul portale web www.giornataprevenzionesismica.it) che verranno effettuati nel mese di novembre, dedicato alla prevenzione attiva.

La visita tecnica fornirà una prima valutazione sullo stato di sicurezza dell’edificio, illustrando nel contempo gli eventuali interventi necessari per ridurre il rischio di danno sismico. In particolare i professionisti prenderanno in esame l’anno di costruzione dell’edifico, le strutture e le caratteristiche dei materiali usati.

Le macerie a Pescara del Tronto

Ingegneri ed architetti, illustreranno ai cittadini non solo gli interventi utili ad accrescere la sicurezza degli edifici (modalità costruttive, area di costruzione, normativa esistente al momento della costruzione) ma anche le agevolazioni fiscali finanziarie disponibili, come il Sisma Bonus che prevede una detrazione fiscale massima dell’85% spalmata in 10 anni, sulle spese relative agli interventi di adeguamento sismico delle strutture, e l’Eco Bonus.

«Con questa iniziativa intendiamo accrescere e promuovere il ruolo sociale degli ingegneri e degli architetti, che possono impegnarsi attivamente anche su questo fronte – afferma Alberto Romagnoli, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona – Nel nostro paese manca una cultura della prevenzione sui rischi strutturali degli edifici, ed è proprio su questo punto che vogliamo lavorare con la prima Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica. Occorre sensibilizzare i cittadini sull’importanza della manutenzione e dell’adeguamento sismico delle abitazioni, in modo da evitare criticità e problemi. Un’azione molto importante dal momento che gran parte del patrimonio immobiliare della provincia di Ancona è stato costruito prima del 1974 quando furono introdotti i criteri antisismici».

Macerie

Un’evento di grande importanza dal momento che le Marche sono una regione ad alto rischio sismico, alle prese con le prime fasi della ricostruzione dopo il devastante terremoto del 2016. Ma della manutenzione degli edifici purtroppo si parla solamente dopo un evento catastrofico, quando ci si trova a fare la conta delle vittime e dei danni causati dal terremoto.

«Partecipiamo con entusiasmo a questa giornata di informazione e prevenzione nel nostro territorio, domenica 30 settembre e metteremo a disposizione dei cittadini tutte le nostre competenze, in particolare sulla riqualificazione e messa in sicurezza dei centri storici», dichiara Donatella Maiolatesi, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Ancona.

Le piazze coinvolte:
Ancona – Piazza Cavour  (10-12.30 e 16.30-19)
Fabriano – Piazza del Comune (10-12.30 e 16.30-19)
Falconara – Piazza Mazzini (10-12.30 e 16.30-19)
Jesi – Piazza della Repubblica (8.30-13 e 16.30-19)
Osimo – Piazza Boccolino (10-12.30 e 16.30-19)
Senigallia – Piazza Saffi  (10-12.30 e 16.30-19)

La Giornata nazionale della prevenzione sismica è stata inserita tra le attività dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, iniziativa promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali.

 

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