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Di nuovo in corsa

Massimo Bacci annuncia la ricandidatura a sindaco di Jesi. Punterà ancora sulle liste civiche. «Per concretizzare questa nostra visione di città servono necessariamente due legislature»

Il sindaco di Jesi Massimo Bacci

JESI – «Continuare a cambiare». Massimo Bacci, sindaco della città, non ha ancora scelto il suo slogan elettorale. Ma ha già le idee chiare sul programma di mandato. In occasione della tradizionale conferenza stampa di fine 2016, il commercialista jesino, 57 anni a marzo, ha formalizzato infatti la ricandidatura a sindaco, battendo sul tempo i principali contendenti (Pd e M5S, almeno sulla carta). Qualche partito ha cercato di accodarsi, l’ha corteggiato. Ma senza fortuna. Dalle liste civiche è partito, nel 2012, con le civiche tenterà di proseguire questa esperienza.

«Ho sempre specificato – riferisce Bacci – che mi sarei ricandidato qualora si fossero verificate alcune condizioni dirimenti. Innanzitutto l’entusiasmo: fare il sindaco è un impegno molto complesso, pieno di responsabilità, e volevo capire se quel sentimento che mi ha guidato cinque anni fa era ancora intatto, nonostante il durissimo lavoro di questi cinque anni. Ho appurato, ripercorrendo questa esperienza, che esso non è mai venuto meno. Poi ho verificato se da parte dei cittadini vi fosse un atteggiamento favorevole nei miei confronti e della mia squadra: ho ricevuto molteplici apprezzamenti, a volte anche inaspettati, e non mi è sembrato di registrare particolari contrarietà. Per concretizzare questa nostra visione di città servono necessariamente due legislature. Ecco i perché della ricandidatura».

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Riconfermate, salvo imprevisti, tutte e tre le liste civiche a supporto. Non è escluso che se ne aggiungano altre. «Il programma di mandato è stato concretizzato quasi integralmente, addirittura ampliandolo con progetti costruiti successivamente – rileva sempre Bacci -. Continuo a pensare che tali risultati non sarebbero stati possibili se questa nostra esperienza fosse stata vincolata a logiche partitiche. Con pochissimo è stato fatto tantissimo. Abbiamo puntato fin da subito sulla concretezza. In un periodo in cui i trasferimenti statali sono diminuiti di anno in anno, abbiamo incrementato percentualmente la quota destinata al settore sociale, al fine di sostenere le famiglie in difficoltà e le persone più deboli. Questo è forse il risultato di cui vado più orgoglioso».

Il sindaco di Jesi Massimo Bacci

Errori commessi? Il sindaco Bacci non ha dubbi: «È naturale sbagliare quando si prova a cambiare – dice -. Abbiamo sempre condiviso con la città le nostre idee per poi prendere le decisioni. Questo processo ha forse registrato una battuta d’arresto nella riqualificazione della parte alta di Corso Matteotti che ,tuttavia, a consuntivo, mi sento in coscienza di affermare sia stata positiva». A breve, non appena gli avversari ufficializzeranno i candidati, si aprirà la campagna elettorale: «Spero davvero di potermi confrontare sulle varie tematiche, entrare nel merito dei settori e dei progetti, al di là dei nomi che saranno in campo – è l’auspicio del sindaco Bacci -. Mi auguro che il livello del dibattito sia elevato, senza le solite polemiche a cui spesso, purtroppo, la bassa politica ci ha abituato. Parliamo di Jesi, delle sue esigenze, del suo futuro. È questo ciò che conta».

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