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Decreto Ristori, c’è anche lo sport all’interno delle misure di sostegno varate

Sarà prevista un'indennità di 800 euro per i lavoratori del settore sportivo. Si tratta di un'ulteriore forma di sostentamento, in parte analoga a quella elargita nei mesi precedenti

Vincnezo Spadafora
Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora

ANCONA – Anche lo sport, tra i settori più colpiti soprattutto in ambito dilettantistico, rientrerà all’interno delle misure di sostegno previste dal Governo con il Decreto Ristori. Come annunciato dallo stesso ministro dello sport Vincenzo Spadafora, saranno diversi gli interventi a favore di chi lavora in ambito sportivo, comprese naturalmente le società, per provare a sopperire al difficile momento causato da un lato dal Covid e dall’altro dalle disposizioni stringenti dell’ultimo Dpcm che avrà scadenza 24/11.

Innanzitutto sarà prevista un’indennità di 800 euro per i lavoratori del settore sportivo. Si tratta di un’ulteriore forma di sostentamento, in parte analoga a quella elargita nei mesi di marzo-aprile-maggio-giugno, aumentata nel suo valore da 600 euro a 800 euro. L’obiettivo è quello di far pervenire la somma a tutti i soggetti che ne avevano già beneficiato all’interno dei decreti “Cura Italia” e “Rilancio”. Secondo le parole di Spadafora: «Si considerano cessati a causa dell’emergenza epidemiologica anche tutti i rapporti di collaborazione scaduti alla data del 31 maggio 2020 e non rinnovati. Riceveranno dunque la email per la verifica delle cause di incompatibilità e, nel caso non inviassero alcuna email, gli verrà erogata l’indennità».

Concretamente sarà previsto anche un sostegno allo sport dilettantistico attraverso un apposito fondo le cui risorse saranno destinate interamente al Dipartimento per lo sport. Il fondo sarà finanziato per 50 milioni di euro (per l’anno 2020) e riguarderà misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società dilettantistiche le quali hanno cessato o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che le suddette svolgono soprattutto per le comunità locali e per i giovani.

Da non tralasciare anche il credito d’imposta del 60% per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo, riferito alla sede sociale, ai magazzini, ai velodromi e ai bikepark, per le mensilità di ottobre, novembre, dicembre 2020 per le associazioni con P.Iva e società sportive che operano con determinate credenziali sempre legate all’impegno verso la comunità.

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