Ancona-Osimo

Dall’automazione il rilancio del manifatturiero

Si è svolto questa mattina al Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona la tavola rotonda "Le 4 A del Made in Italy nel distretto marchigiano". Ad aprire i lavori Michele De Vita, segretario generale della Camera di Commercio di Ancona

Un momento della tavola rotonda "Le 4 A del Made in Italy nel distretto marchigiano"

ANCONA – Quattro come i principali distretti marchigiani, ma anche quattro come Industria 4.0, la quarta rivoluzione industriale che sta portando a una sempre maggiore automazione attraverso nuove tecnologie produttive. E proprio innovazione e automazione possano sostenere il rilancio del manifatturiero della nostra regione, applicate ai settori tipici del Made in Italy che ci contraddistinguono: alimentare, arredamento e abbigliamento. Questo il focus della tavola rotonda che si è svolta questa mattina presso il Ridotto delle Muse e che ha visto la partecipazione di istituzioni, imprenditori ed esperti in materia. Ad aprire i lavori Michele De Vita, segretario generale della Camera di Commercio di Ancona il quale ha sottolineato come la capacità delle imprese di innovare e internazionalizzare porti a una maggiore domanda di lavoro e possibilità di assunzioni. Nelle Marche nel 2016 solo il 19,5% delle imprese prevedevano di assumere, percentuale che però sale al 30,3% per quelle che avevano fatto importanti investimenti nel campo dell’innovazione.

L’incontro è stato organizzato da SPS IPC Drives Italia (la fiera dell’automazione di Parma) in collaborazione con l’azienda speciale della Camera di Commercio Marchet, e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona. Tra le principali aziende marchigiane erano presenti Fileni, Biesse Group, Lardini e Scavolini che nei loro speech di introduzione hanno sottoposto alla numerosa platea case history di successo. Alle tavole rotonde hanno poi preso parte i rappresentanti di ABB, B&R Automation, Bosch Rexroth, Cisco Italia, ESA Automation, FESTO, IFM Electronic, Lenze Italia, Mitsubishi Electric Europe, Rittal, SAP, Schunk Intec, Yaskawa Italia trattando le problematiche legate ai settori alimentare, arredamento e abbigliamento e cercando una strategia comune per rilanciare la leadership italiana nel manifatturiero. Quello che è emerso è anche una nuova opportunità per le aziende più virtuose che grazie al Piano Nazionale Industria 4.0 (Piano Calenda) potranno beneficiare per tre anni di 20 miliardi di euro in termini di sgravi fiscali, per investimenti in tecnologie innovative.

«Anche per un territorio come quello marchigiano, caratterizzato da piccole e medie imprese che operano in settori tradizionali, quali l’alimentare, l’arredamento e l’abbigliamento, la tecnologia può rappresentare una grande opportunità – ha dichiarato il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona, Roberto Renzi – a patto che sia gestita da professionisti competenti. In questo contesto gli ingegneri, in particolare quelli dell’informazione, potranno giocare un ruolo strategico per il futuro del paese e delle aziende».

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