Attualità

Dalla cooperazione all’accoglienza, convegno a Jesi

Al centro dell'incontro di sabato 25 marzo al Palazzo dei Convegni, il confronto di idee, testimonianze ed esperienze diverse sulle responsabilità sociali nel fenomeno migratorio e nei processi di globalizzazione

JESI – Una stretta interdipendenza tra la cooperazione internazionale, i processi migratori e l’accoglienza delle migliaia di persone disperate, in fuga da un’esistenza precaria e senza futuro. Nasce così il convegnoSolidarietà: dalla cooperazione all’accoglienza” che si terrà sabato 25 marzo, ore 17 a Palazzo dei Convegni di Corso Matteotti.

L’occasione per delineare i contorni di un quadro reso di drammatica attualità in questi ultimi anni e destinato a incidere profondamente sulla nostra vita quotidiana. Organizzato dall’associazione di volontariato internazionale “Liberato Zambia 2001 Onlus”, in collaborazione con la Consulta per la Pace e il Patrocinio del comune di Jesi, l’incontro sarà introdotto da un’intervista guidata dal giornalista della sede regionale della Rai Vincenzo Varagona a Eugenio Melandri, presidente dell’associazione “Chiama l’Africa”, già missionario saveriano e Parlamentare europeo.

Ospiti dell’iniziativa sono il vice sindaco Luca Butini, il presidente di Liberato Zambia 2001 Davide Drenaggi, il presidente del Centro Culturale Islamico Al Huda di Jesi Wahbi Youssef, Marcos Lopez dell’associazione Gruppo Umana Solidarietà, Paolo Gubbi coordinatore della Consulta per la Pace. Liberato Zambia 2001 Onlus opera da quasi vent’anni in Africa attraverso il sostegno a progetti di sviluppo locale. E’ attiva, in particolare, nella lotta alla malnutrizione infantile e nel sostegno al processo di scolarizzazione dei bambini (adozioni a distanza) che rimasti orfani rischiano l’emarginazione anche dal processo di alfabetizzazione primaria. E’ un’attività di cooperazione che non può prescindere dalla consapevolezza che per cambiare le ragioni della povertà di molti paesi del sud del mondo occorra agire anche nei paesi ricchi, dove si concentra l’80% della ricchezza mondiale.

Cosa c’è alla base della povertà, delle guerre, del depauperamento delle risorse, del sottosviluppo d’intere popolazioni? Da qui gli interlocutori inizieranno a mettere a confronto idee, esperienze e sensibilità diverse, con uno sguardo a quel processo di globalizzazione che in parte è responsabile. Non mancheranno testimonianze di chi vive quotidianamente il fenomeno migratorio, impegnandosi per garantire vicinanza e aiuto a migliaia di emigranti in fuga dalle guerre e dalla fame.

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