ARCEVIA – Stanno tutti bene e sono in fase di rientro i 48 ragazzi e i 5 docenti dell’istituto di istruzione superiore Bettino Padovano di Arcevia coinvolti nell’incendio del pullman su cui stavano viaggiando. Nessuno di loro – hanno tra i 14 e i 18 anni – né gli insegnanti sono rimasti feriti o intossicati dal fumo sprigionatosi dal vano motore del mezzo che li stava trasportando a Nizza per l’ultima giornata della gita scolastica. Lievemente intossicati invece i due autisti, che hanno provveduto a far scendere i ragazzi dall’autobus in fiamme proprio mentre transitava all’interno della galleria “Fornaci”, dell’autostrada A10 tra Spotorno e Savona, in direzione Ventimiglia.
«L’episodio è avvenuto intorno alle 8:15 – spiega il sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi, in contatto con il direttore del plesso di Arcevia Giancarlo Verdini – quando il mezzo era già in viaggio verso la terza meta della gita dopo Pisa e Genova. All’improvviso i due autisti si sono accorti del fumo e hanno immediatamente arrestato il pullman – anche se in galleria – e aperto le porte per far scendere i ragazzi mentre si vedevano le fiamme. L’evacuazione del mezzo è stata veloce: autisti, docenti e ragazzi sono stati bravi a non correre ulteriori rischi dato che sono dovuti scendere in mezzo a una galleria e correre per quasi 300 metri per poter uscire all’esterno».
I ragazzi sono poi stati soccorsi dai Vigili del fuoco, dalle ambulanze e dalla Polizia stradale: in accordo con l’amministrazione comunale del comune di Spotorno sono stati portati nella palestra della scuola media Sbravati, dove hanno mangiato e atteso che arrivasse un pullman sostitutivo per il rientro a casa.
«Nell’incendio del pullman hanno perso tutti gli effetti personali – continua il sindaco di Arcevia Bomprezzi – e quindi ora sono in viaggio per rientrare, con un giorno di anticipo. Per fortuna stanno bene ed è questo quello che conta. Ed è per questo che mi sento di ringraziare pubblicamente sia le forze dell’ordine e del soccorso intervenute sul luogo dell’incendio, sia l’amministrazione comunale di Spotorno per l’accoglienza e la disponibilità dimostrata durante questa brutta avventura».
