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Covid e sport, l’Ordine psicologi Marche: «L’isolamento e le restrizioni portano a gravi conseguenze psicologiche»

Ad Ancona un appuntamento dal titolo "Come lo sport aiuta la psiche". La presidente dell'ente Katia Marilungo: «Superate i timori e tornate a fare attività fisica»

Gli allenamenti dell'Us Olimpia Marzocca nel campo da calcio della frazione di Senigallia
Immagine di archivio

ANCONA – Lo sport, benessere psicologico. Di questo (e molto altro) si parlerà domani, all’Ego Hotel di Ancona (via Flaminia, 20). L’evento dal titolo “Come lo sport aiuta la psiche” sarà l’occasione per ribadire di «tornare a fare attività fisica. Con tutte le regole che ci sono, è più sicuro di prendere un caffè al bar». «Soprattutto a livello agonistico, dove si è super controllati» – spiega Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli psicologi delle Marche.

Il presidente dell’Opm Katia Marilungo (repertorio)

«Lo sport, così come tutta l’attività fisica, è essenziale per il benessere psicologico, soprattutto a seguito della pandemia. Insomma, siamo tutt’ora in uno stato emergenziale, dove le grande restrizioni a livello sportivo e didattico sono state imposte a chiunque».

«Ma è in particolar modo ai giovani e ai bambini che va il mio pensiero – prosegue la dottoressa Marilungo. L’isolamento e le restrizioni portano a gravi conseguenze psicologiche». Non solo, ma a prescindere dallo sport, «la fobia del contagio e delle restrizioni hanno portato a danni evidenti psicologici: 1 ragazzo su 4 soffre di depressione».

«Lo sport è veicolo di benessere, di socializzazione, di riapertura alla vita reale, piuttosto che alla vita virtuale degli schermi. L’attività motoria è sempre stata (e lo è a maggior ragione oggi) un veicolo per prevenire tutte le condizioni di disagio psicologico e di condotte comportamentali a rischio».

Praticare sport – anche in età infantile e adolescenziale – porta a condotte di vita più sane ed evita così il rischio di cadere nelle patologie. «Oggi più che mai – ribadisce la presidente Marilungo – la prevenzione del rischio psicologico è molto caro».

Certo, «c’è ancora paura sia nei giovani sia nelle famiglie nel frequentare nuovamente le proprie squadre, in attività sportive e nei gruppi». Di qui, questa iniziativa, per sensibilizzare l’uso dello sport come «veicolo del benessere psicologico e come momento per esaltare le quattro dimensioni dello sport: una dimensione sociale, popolare, educativa e culturale». L’appuntamento, all’Ego Hotel, è per le 15.

L’appello dell’Ordine degli psicologi: «Superate i timori e rimettevi in campo. Rimettetevi in gioco, sempre rispettando le regole. Ogni società sportiva adotta protocolli rigidi e meccanismi normativi puntuali. Guardate – fa Marilungo – che è più facile contagiarsi al bar che nelle società sportive».

È poi lo sport ad abbattere ogni barriera, come evidenzia la psicologa: «Si abbattono le diversità (anche sociali) dei ragazzi. Praticando qualsiasi attività non c’è più differenza di razza, cultura o strato sociale. Lo sport abbatte molte barriere. Per questo è essenziale a livello psicologico e non possiamo farne a meno. È un mezzo di integrazione sociale e culturale».

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