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Costi della politica: tre assessori part-time

Venanzoni, Bolzonetti e Lupini percepiranno il 50% dell’indennità. Manca ancora l’ufficialità per la presidente Tobaldi, ma è quasi certo che anche per lei sarà dimezzata. Si assottiglia la differenza fra i costi della giunta Sagramola e quelli dell’esecutivo pentastellato

Il Sindaco e la Giunta di Fabriano

FABRIANO – Ilaria Venanzoni, Francesco Bolzonetti e Simona Lupini hanno ufficialmente scelto, così come prescrive la normativa in vigore: percepiranno il 50% dell’indennità. Manca ancora l’ufficialità per la presidente del Consiglio comunale, Giuseppina Tobaldi, ma è quasi certo che anche per lei, l’indennità sarà pari al 50% di quanto stabilità con la delibera approvata dalla Giunta. Dunque, si assottiglia, di molto, la differenza fra i costi della politica della Giunta Sagramola e quelli dell’Esecutivo pentastellato guidato da Gabriele Santarelli. Dai 35mila euro lordi senza queste ultime decisioni, a circa 15/20mila euro di aggravio costi, sempre che la Tobaldi opti per il 50% dell’indennità. Altrimenti, il surplus di costi della politica salirà di qualche altro migliaio di euro. Conferme per gli altri benefit: cellullari per tutti i componenti dell’Esecutivo e utilizzo dell’auto istituzionale con molta parsimonia. Rinuncia per la tessera parcheggio.

In attesa della pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi di tutta la classe politica fabrianese, la polemica sugli importi delle indennità dei costi della politica ha animato il dibattito polito non appena sono stati resi noti gli importi. Ma è stato lo stesso primo cittadino a intervenire, chiarendo alcuni passaggi fondamentali. In primis, la decisione – resa nota oggi, 28 luglio – che ben tre assessori hanno effettuato la scelta che la normativa vigente in materia impone. Vale a dire, in quanto dipendenti, andare in aspettativa o meno durante l’esercizio della loro funzione politica. Ebbene, Ilaria Venanzoni, Francesco Bolzonetti e Simona Lupini hanno deciso di non prendersi un periodo di aspettativa. Quindi, per loro, indennità ridotta del 50%. Lo stesso dovrebbe fare, al 90%, la presidente del Consiglio comunale, Giuseppina Tobaldi.
Dunque, a conti fatti, a percepire una indennità piena saranno: il sindaco Gabriele Santarelli, il vicesindaco Joselito Arcioni, gli assessori Cristiano Pascucci, Barbara Pagnoncelli e Francesco Scaloni.

Alla luce per tutti della decurtazione del 10% come prevede, in modo strutturale, la Legge 266/2005, a partire dal mese di luglio, il primo cittadino, Gabriele Santarelli, percepirà uno stipendio lordo pari a 3.114,24 euro. Per il vicesindaco, Joselito Arcioni, l’importo lordo scende a 1.712,83 euro. Gli assessori Cristiano Pascucci, Barbara Pagnoncelli e Francesco Scaloni avranno diritto a un’indennità pari a 1.401,41 euro lordi. Mentre gli assessori Ilaria Venanzoni, Simona Lupini, Francesco Bolzonetti e la presidente del Consiglio comunale, Giuseppina Tobaldi, percepiranno un’indennità pari a 700,01 euro lordi al mese.

Il costo complessivo annuo per le casse comunali, sempre lordo, sarà pari a 142.009,44 euro. Rispetto alla Giunta Sagramola, dove solo il primo cittadino e l’assessore Paglialunga incassavano l’indennità come quella decisa dalla Giunta pentastellata, mentre gli altri Assessori e il presidente del Consiglio comunale, decurtata del 50%, l’aggravio di costi per le casse comunali dovrebbe aggirarsi attorno ai 15/20mila euro in più.

Per quel che riguarda i benefit, la Giunta pentastellata ha deciso di rinunciare alla tessera parcheggio, ma non ai telefoni cellullari. Sull’auto di servizio, si deciderà di volta in volta.
«Un lavoro che porta risultati e che viene fatto con il massimo impegno merita di essere remunerato il giusto. I cittadini che si sono approcciati agli uffici in questo mese hanno già avuto modo di apprezzare il cambiamento in atto con gli Assessori disponibili già nelle prime ore della giornata. Il fatto che abbiamo dovuto richiedere i pc da installare negli uffici di alcuni assessori parla abbastanza chiaro sull’andazzo precedente», le parole del sindaco Santarelli che conclude ricordando, anche, come l’incidenza dei telefoni cellullari ammonti a pochissimi euro.

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