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Costi della politica: il j’accuse del Pd contro il M5S

Il consigliere comunale Democrat, Michele Crocetti, ironizza sulla decisione della Giunta di rinunciare al privilegio della tessera del parcheggio, che concede la possibilità di sostare anche negli stalli a pagamento, ma non alla decurtazione delle indennità di carica

Michele Crocetti

FABRIANO – Costi della politica, si infiamma la polemica. «Nel nostro Comune è in atto una semplice rivoluzione, quindi via il tesserino dei parcheggi, che al Comune non costa niente, al limite qualche decina di euro di incassi mancati, e teniamoci le indennità piene degli assessori. Bello schiaffo alla coerenza, chapeau», il duro affondo del consigliere comunale del Pd, Michele Crocetti.

Come accaduto nel 2012, appena la Giunta Sagramola si era insediata, le opposizioni avevano sferrato l’attacco sui costi della politica. L’allora Giunta, di concerto con la maggioranza, decise alcune misure per alleggerire il bilancio comunale da questa voce. A ricordarle è, ora, lo stesso Crocetti. «I nostri assessori si erano decurtati del 50 per cento i loro compensi facendo risparmiare migliaia di euro al nostro Comune. Risorse che in un periodo così complesso per la nostra città sono servite a coprire servizi e progetti a beneficio di tutti». Il sindaco Giancarlo Sagramola, invece, prese lo stipendio pieno di circa 1.600 euro netti al mese.
«Inoltre vorrei ricordare la delibera n. 68 del 2013, delibera con la quale la maggioranza propose e approvò, con i voti contrari dei consiglieri Joselito Arcioni, Sergio Romagnoli e Silvano D’Innocenzo, la riduzione del compenso dei gettoni di presenza portandoli da 90 euro a 32,50 euro per seduta, di spostare i Consigli comunali dopo le 18, evitando i cospicui rimborsi ai datori di lavoro dei consiglieri, e infine riducendo i costi per la trasmissione della diretta streaming delle sedute del Consiglio. Tutto questo ha comportato un risparmio annuo di diverse decine di migliaia di euro», incalza l’esponente Democrat. Anche il presidente dell’Assise civica si era tagliato l’indennità del 50 per cento.

Ebbene, a eccezione della delibera per il gettone di presenza dei consiglieri comunali, la riduzione dei costi della politica dell’Esecutivo era una misura valida fino alla scorsa Amministrazione comunale. Ora, le cifre sono tornate quelle di partenza e spetta al nuovo Esecutivo decidere come comportarsi. Considerando che non è trascorso neppure un mese dal loro insediamento, probabile che la questione non sia stata ancora affrontata.

Ma l’attuale segretario della sezione cittadina del Partito Democratico incalza. «Ho letto con attenzione le dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco, Arcioni, che – in nome della salubrità del bilancio cittadino – ha annunciato come tutta la Giunta e i quindici consiglieri della gruppo del Movimento 5 Stelle abbiano deciso di rinunciare all’odioso privilegio del tesserino del parcheggio che consente di parcheggiare anche negli stalli a pagamento. Tutto questo, sentenzia il Vicesindaco, porterà ingenti guadagni alle casse comunali», ironizza Crocetti.

Se così fosse, cioè se l’Esecutivo deciderà di incassare l’indennità piena dovrebbe occorrere una variazione di bilancio, visto che la manovra economica comunale è stata già approvata dalla precedente Amministrazione. Quindi, dovrebbe avere dei costi di gestione tarati su quanto deciso dall’Esecutivo Sagramola.

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