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Cosa vogliono i giovani di Osimo? Pubblicati i risultati del secondo questionario

Al sondaggio di Progetto Osimo futura hanno partecipato oltre 130 osimani tra i 14 e i 35 anni. I giovani osimani vorrebbero luoghi di aggregazione in centro e nelle periferie, spazi all’aperto e al chiuso per suonare, ascoltare musica e ballare, ma anche migliorare spazi studio in città

OSIMO – L’amministrazione comunale di Osimo ha organizzato un incontro a marzo con diverse associazioni per far fronte al problema dei danni dell’emergenza sanitaria sui giovani e in quella sede è stata lanciata l’idea di sottoporre ai giovani un questionario con l’obiettivo di raccogliere le loro richieste per vivere meglio nella propria città. Al “Dì la tua” che il Comune ha pubblicato sul sito web e destinato ai giovani hanno risposto in più di 300, per la maggior parte, l’85 per cento, tra gli 11 e i 20 anni. In contemporanea anche il gruppo consiliare di minoranza Progetto Osimo futura ha dato il via a un questionario e in queste ore ha presentato i risultati. “Osimo città per i giovani” si chiama ed è stato promosso sempre lo scorso marzo a ragazzi e giovani tra i 14 e i 35 anni per comprendere bisogni e aspettative sul modo di vivere la città.

I risultati del questionario

Al sondaggio hanno partecipato oltre 130 osimani tra i 14 e i 35 anni. I giovani osimani vorrebbero luoghi di aggregazione in centro e nelle periferie, spazi all’aperto e al chiuso per suonare, ascoltare musica e ballare, ma anche migliorare spazi studio in città.

«Nella sintesi, basata sul campione di oltre 100 risposte dai 15 anni in su, emerge un quadro di Osimo giovane con un certo grado di insoddisfazione, più accentuato nella fascia di età fra i 19-35, in particolare fra gli studenti universitari e fra i giovani che stanno cercando un lavoro, che chiedono migliori spazi per lo studio e un contesto che agevoli l’ingresso nel modo del lavoro – spiega Paolo Moretti, ideatore del questionario -. Trasversalmente a tutte le fasce di età, spicca il desiderio forte di spazi di aggregazione in centro e nelle periferie e di spazi all’aperto e al chiuso in cui potere vivere pienamente la loro musica, da ascoltare e ballare insieme».

Le domande del sondaggio riguardavano varie tematiche come l’interazione con l’amministrazione comunale, tempo libero, spazi di aggregazione e di studio, servizi per i giovani. Nello specifico, per quanto riguarda l’interazione con l’amministrazione comunale, dai dati emerge una percezione della capacità di comunicare mediamente insoddisfacente. C’è però il desiderio di essere informati sulla vita della città, di trovare degli interlocutori a cui indirizzare disagi ed iniziative che nascono dai giovani, di utilizzare canali diretti come i social media. C’è anche desiderio di trasparenza e comprensione del funzionamento della macchina amministrativa e di partecipare ad eventi, conoscere opportunità di lavoro, avere notizie del territorio e dell’ambiente. Sul fronte dei bisogni, invece, i giovani sentono l’esigenza di iniziative a loro dedicate, sia culturali che ricreative; spazi di aggregazione; opportunità per agevolare l’imprenditoria giovanile tramite workshop, coworking e condivisione delle idee; potenziamento di servizi di informazione delle offerte di lavoro sul territorio. I giovani desiderano anche il recupero di luoghi per concerti, per ballare, fare musica all’aperto e spazi sportivi di libero accesso. Vorrebbero spazi studio più idonei, un migliore servizio bibliotecario e il potenziamento dei collegamenti del trasporto pubblico dalle periferie verso il centro storico. Infine, vorrebbero vivere i propri ideali e chiedono il ripristino della consulta giovanile.

«Si discute spesso di conflitto generazionale in senso retorico, parole che si leggono e si ascoltano come se non ci appartenessero – dichiara Moretti -. Eppure il conflitto generazionale si consuma quotidianamente a casa nostra: i giovani si sentono spesso abbandonati nel loro desiderio di spazi, nei loro bisogni e nelle loro aspirazioni. Chiedono luoghi per ritrovarsi e divertirsi, per studiare e per lavorare, ma quando vivono in centro “sono chiassosi”, quando accendono la musica per ballare alla Vescovara “sono fastidiosi”. Con questo sondaggio l’associazione Progetto Osimo futura ha cercato di raccogliere le loro voci nel tentativo di cogliere e misurare l’iceberg di ricchezza e umanità dei nostri ragazzi». «Abbiamo promosso l’iniziativa con l’obiettivo di dare voce ai ragazzi ed ascoltare i loro desideri. Coinvolgerli nella vita sociale e politica cittadina è importantissimo perché rappresentano il cambiamento, il futuro e possono aiutarci a rendere Osimo una città migliore – afferma Achille Ginnetti, consigliere di Pof -. I giovani sono delle grandi risorse, vanno supportati, valorizzati e messi nelle condizioni di poter fare, di avere spazi per dare sfogo alla loro creatività e socialità».

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