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Coronavirus, Pesaro fuori dai fondi per le zone rosse: la protesta diventa bipartisan

La Lega con Doglioni e Carloni critica il Decreto Rilancio, parlando di un provvedimento "assurdo", e incalza Ceriscioli. Il sindaco Ricci: «Emendamento per cambiare»

Il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte

PESARO – Zone rosse e aiuti del Governo, le richieste di modifica al decreto sono bipartisan. La Lega e il Pd con il sindaco di Pesaro Matteo Ricci criticano la scelta.

«È assurdo dover constatare come la nostra provincia di Pesaro Urbino, dichiarata Zona Rossa nel dpcm di marzo, non sia stata inserita tra quelle beneficiarie dei 200 milioni di euro inseriti nel Decreto Rilancio pubblicato nella Gazzetta ufficiale due giorni fa. Ancora più assurdo che il presidente della Provincia Paolini e il governatore Ceriscioli non se ne siano accorti e non lo abbiano fatto notare al Governo».

Queste le ragioni del segretario provinciale Lega Ludovico Doglioni e del consigliere regionale Mirco Carloni che chiedono un intervento diretto della Regione per cambiare il Dl Rilancio.

«Davanti ad un palese errore del Governo la Regione non può stare in silenzio e auspichiamo che si attivi con la massima sollecitudine già nella giornata odierna per intraprendere ogni azione necessaria per far modificare il Decreto Rilancio, come già sta facendo il governatore del Veneto Zaia. Dobbiamo tutelare la nostra Provincia, così duramente colpita dal Covid 19, e dobbiamo recuperare tutte quelle risorse economiche che il Governo ha messo a disposizione per i territori più danneggiati dalla pandemia. La nostra provincia ha subito danni incalcolabili, sia da punto di vista di perdite umane, sia per quanto riguarda l’aspetto economico/sociale con la chiusura di innumerevoli attività, con il turismo in ginocchio e con le attività manufatturiere in grandissimo affanno».

«Recuperare questi fondi – concludono Doglioni e Carloni – potrebbe almeno aiutare a ristorare i bilanci di molte imprese e farci superare questo momento difficilissimo, quindi, massima attenzione e forza per non farci scippare anche questa opportunità».

Dello stesso avviso anche il sindaco Matteo Ricci che alla agenzia di stampa Dire spiega: «Serve un emendamento per dare risposte anche ad altri comuni ed altri territori oltre alle zone individuate». L’amministratore invita il Governo ad ampliare l’elenco dei territori più colpiti dal coronavirus che possono accedere al fondo da 200 milioni di euro previsto dal dl Rilancio che, a quel punto, andrebbe integrato anche da un punto di vista economico.

Nella lista dei beneficiari sono inserite le province di Bergamo, Lodi, Brescia, Cremona e Piacenza ma è già pronto un emendamento Leu-Pd-Iv per allargare l’elenco. «Sicuramente le province lombarde e quella di Piacenza sono tra le più colpite però ci sono anche Pesaro, Padova, Parma e altre realtà che sicuramente hanno avuto problemi enormi sia rispetto al dato della mortalità sia rispetto al dato dell’incidenza dei positivi sul numero totale della popolazione – conclude Ricci -. Siamo fiduciosi che si possa, attraverso un emendamento, aggiungere risorse anche per altri territori fortemente colpiti, come il nostro, al di fuori delle province già individuate».

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