Attualità

Coronavirus, Loreto e turismo religioso: «Si crei un incoming network delle strutture ricettive della città»

La proposta è del sindaco Paolo Niccoletti, che pensa a una rete per promuovere il territorio, offrendo soggiorni brevi e vantaggiosi alla clientela, giovani e famiglie. Ecco le sue parole

Loreto
Loreto

LORETO – Il sindaco di Loreto Paolo Niccoletti avanza una proposta per sostenere il territorio lauretano colpito economicamente dalle conseguenze della pandemia di Covid-19. «Creare al più presto un incoming network che sappia mettere in rete le strutture ricettive della città, e che sia capace di definire una specifica promozione del turismo, offrendo soggiorni brevi e vantaggiosi alla clientela, giovani e famiglie».

Nicoletti sostiene che «per questo progetto è determinante l’aiuto della Regione Marche». E motiva l’importanza e l’urgenza della proposta così: «Preme la necessità di intervenire per sostenere le strutture alberghiere e le attività economiche del territorio che per lungo tempo è possibile non tornino a vedere pellegrini e turisti». 

Il Coronavirus ha colpito duramente il territorio e a particolare rischio è il turismo religioso per il quale occorre quindi «pensare a specifiche misure di sostegno – dice ancora Niccoletti – dal momento che le dinamiche di questo segmento di mercato sono diverse rispetto alle altre tipologie di turismo. Si autodefinisce povero, nell’utenza e nella ricettività, con conseguenti margini di entrate ridotti e difficilmente potrà avere la forza per sostenere nuove iniziative».

Niccoletti evidenzia il calo delle presenze fatte registrare dai pellegrini in queste settimane, e osserva che la relativa distanza dal mare «presumibilmente non permetterà di intercettare, come accadeva negli anni passati, i più classici flussi del turismo estivo. Inoltre – prosegue – anche la ripresa del movimento portato dagli stessi pellegrini probabilmente subirà dei rallentamenti».

Il turismo spirituale si muove di solito in modo organizzato e la pandemia potrebbe «rappresentare un ostacolo anche psicologico per chi viaggia in autobus, per le parrocchie, per tutte quelle espressioni di fede che si raccolgono intorno alla Santa Casa».
Ecco perché a suo avviso sarebbe opportuno ripensare ad una riorganizzazione complessiva dell’offerta «basata su una messa in rete più consistente e strutturata dei soggetti ricettivi del territorio e l’incoming network rappresenta esattamente lo strumento che si presta a questa finalità, utile ora e soprattutto una volta usciti dall’emergenza dettata dalla pandemia. Uno strumento che resterà al territorio».

Intanto Loreto pensa a rafforzare la propria offerta con ulteriori iniziative post emergenza, valorizzando i locali espositivi del nuovo bastione Sangallo con progetti e mostre che possano raccogliere il testimone di quella ospitata attualmente in piazza Garibaldi, Ananias et Saphira. Raphael invenit.

© riproduzione riservata