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Coronavirus e viaggi: l’Europa riapre ai Paesi extra Ue. Quarantena obbligatoria per chi arriva in Italia

L'Unione Europea ha dato il via libera a 15 Nazioni per la riapertura delle frontiere chiuse da metà marzo a causa della pandemia da covid-19. Anche la Cina è inserita nella “lista verde” purché rispetti il criterio di reciprocità

Coronavirus aeroporto

ANCONA- Dopo mesi di viaggi bloccati da metà marzo a causa del Coronavirus, dal 1 luglio l’Unione Europea ha riaperto le sue frontiere a 15 Paesi extra Ue, da e per i quali ci si può muovere liberamente: Marocco, Algeria, Tunisia, Serbia, Montenegro, Georgia, Canada, Uruguay, Thailandia, Corea del Sud, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Rwanda. Anche la Cina rientra nella “lista verde” ma solo se eliminerà la quarantena obbligatoria nei confronti dei cittadini europei e quindi rispettando il criterio di reciprocità.

A causa dell’alto numero di contagi al momento restano esclusi dalla lista Stati Uniti, Russia, Brasile e India.

L’Italia, con l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, sceglie la linea della massima precauzione mantenendo a chi arriva dai Paesi extra Schengen la quarantena obbligatoria.

Bruxelles rivedrà la lista ogni due settimane, con l’aggiunta di nuovi paesi in base all’andamento delle curve epidemiologiche.

Per i Paesi europei interni a Schengen non cambia nulla e resta la libera circolazione in vigore dallo scorso 15 giugno. Anche la Gran Bretagna, nonostante la Brexit, è ancora considerata parte dell’Unione Europea, questo fino alla fine dell’anno quando terminerà il periodo di transizione.

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