Ancona-Osimo

“Con le donne, per le donne”

È ricco il cartellone delle iniziative in programma in occasione della festa della donna, presentato dalla Commissione regionale pari opportunità

ANCONA- “Con le donne, per le donne”. È ricco il cartellone delle iniziative in programma in occasione della festa della donna, presentato a Palazzo delle Marche dalla Commissione regionale pari opportunità. Nei prossimi mesi, saranno interessati diversi campi d’intervento attraverso incontri, teatro, concerti e mostre. Non solo l’8 marzo, l’impegno per l’emancipazione, la battaglia contro la violenza e le discriminazioni è quotidiano. «È fondamentale la collaborazione con le reti culturali ed istituzionali, che favorisce un confronto attivo e quotidiano nei vari settori» afferma Meri Marziali, presidente Commissione pari opportunità.

«La commissione è un organismo propositivo e attivo che non lavora soltanto a marzo e non si risveglia unicamente a primavera. Insieme si può e si deve promuovere un sostanziale cambiamento politico e culturale di rappresentazione della realtà» commenta Marzia Malaigia, vicepresidente Consiglio Regionale. Dello stesso parere l’onorevole Irene Manzi, che ha ricordato alcuni interventi di carattere legislativo e progetti che stanno prendendo corpo anche a livello regionale.

Per quanto riguarda le iniziative in programma, l’attenzione viene rivolta al mondo del lavoro, alla discriminazione ed alla violenza di genere, alle problematiche legate alla salute delle donne, alle tappe fondamentali dell’emancipazione femminile italiana ed anche ai problemi che hanno incontrato alcune amministratrici nei luoghi colpiti dal terremoto. Tra gli eventi, la presentazione l’8 marzo, del libro “Le vie delle donne marchigiane: non solo toponomastica”, progetto lanciato dall’Osservatorio di Genere e condiviso dal Consiglio delle donne di Macerata; il 10 marzo l’evento “Storie di donne marchigiane – Il cammino verso la parità”, realizzato con Cgil, Cisl, Uil; dall’8 al 24 marzo, la mostra “I fiori del male”, dedicata alla storia delle donne recluse in manicomio durante il periodo fascista .

DATI: Nelle Marche, nel 2010, le donne occupate erano 280.000, mentre nel 2015 il tetto è sceso a 271.000, con una perdita di 9.000 unità pari al 3,2%. Nonostante la crisi, tra il 2004 ed il 2014 il tempo parziale è stata l’unica forma di lavoro in crescita, attestando quello femminile al 73,5%.

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