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Come Niente, il film girato nelle zone del sisma con una troupe di giovani talenti marchigiani – VIDEO

Nel cast Franco Oppini e le giovanissime Valentina Bivona e Greta Mecarelli. La regia è del 28enne anconetano Davide Como, la produzione è targata Guasco in associazione con Poliarte, Accademia di belle arti e design di Ancona

Franco Oppini e Fabrizio Saracinelli

ANCONA – Un film tutto marchigiano, con una troupe di giovani talenti del territorio, girato nelle zone del sisma. Nel cast di Come Niente l’attore Franco Oppini e le giovanissime Valentina Bivona (13 anni) e Greta Mecarelli (10 anni). La regia è del 28enne anconetano Davide Como che, dopo numerosi corti pluripremiati, ora è al suo primo lungometraggio. La produzione è targata Guasco in associazione con Poliarte, Accademia di belle arti e design di Ancona, patrocinata dai Comuni di Camerino, Valfornace e Muccia, dove sono state realizzate le riprese nel mese di giugno. Marchigiani anche la giovane sceneggiatrice Giulia Betti (Premio Mattador 2019) e gran parte del cast, individuato dal casting director Victor Carlo Vitale, nonché molti capo reparto del film under 25.

Le due attrici Valentina Bivona e Greta Mecarelli

Come Niente, primo film girato in Italia dopo il Covid, vuole promuovere il territorio marchigiano e dare un segnale di ripartenza.

L’attore Franco Oppini

«Io amo le Marche, è il posto perfetto dove vivere. Qui c’è equilibrio tra le montagne, le gole, il verde, il mare – dichiara Franco Oppini, tornato nelle Marche dopo lo spettacolo teatrale L’Italia chiamò dello scorso anno -. Se non valorizzate questa zona assassinate una delle regioni più belle d’Italia. Le Marche sono da scoprire, i piccoli borghi sono delle perle e non possono essere cancellati dal sisma. Camerino non può diventare un paese fantasma, stiamo perdendo la nostra storia. Bisogna fare qualcosa. Credo che i governanti italiani dovrebbero approfittare della situazione economica che si sta creando dopo la pandemia. Il Covid ha sconvolto il modo di fare cinema e teatro. Il futuro è lavorare come abbiamo fatto noi con questo film: a basso costo».

Il regista Davide Como

«Abbiamo girato per tre settimane e comincio adesso ad uscire dalla bolla che si crea sul set – commenta il regista Davide Como, laureatosi alla Poliarte di Ancona lo scorso dicembre -. È un’emozione forte perché chi studia cinema sogna di riuscire a dirigere un film. Non immaginavo che il mio primo lungometraggio lo avrei realizzato post pandemia globale. Spero che il film promuova il territorio, ho voluto fortemente, insieme al direttore della fotografia Claudio Marceddu, puntare sul paesaggio».

Il film racconta la storia di una famiglia che, a causa di una malattia, ha perso il suo equilibrio. Il nonno (Franco Oppini) vive nelle Sae (Soluzioni abitative di emergenza); è un uomo solitario che ha perso il sorriso. Quando la figlia viene ricoverata in un istituto psichiatrico si trova a doversi occupare delle due nipoti (Valentina Bivona e Greta Mecarelli) che vanno a vivere con lui. Inizia quindi la ricerca di un equilibrio fino ad accettare la diversità dell’altro.

Fabrizio Saracinelli della Guasco

Il progetto, nato da un’idea di Fabrizio Saracinelli, D.A. della Guasco e docente di produzione cinematografica presso l’Accademia Poliarte di Ancona, ha coinvolto anche l’Accademia di Belle arti di Macerata e varie associazioni del territorio.

«Abbiamo coinvolto gli studenti delle Accademie di Ancona e Macerata. È un film tutto marchigiano. Inoltre, è stata un’operazione privata, non abbiamo avuto fondi pubblici» commenta Saracinelli.

I sindaci Sandro Sborgia di Valfornace, Mario Baroni di Camerino ed Enrico Pulsoni di Muccia hanno evidenziato l’importanza di aver girato il film nelle zone del sisma, per far conoscere e valorizzare la bellezza di quei luoghi, nonché per riportare l’attenzione su quei territori ancora in difficoltà.  

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