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Cna: «I nostri interlocutori sono i politici, non i dirigenti comunali»

Andrea Riccardi, segretario locale dell'associazione degli artigiani, e il presidente, Mauro Cucco, replicano alle dichiarazioni del dirigente del settore assetto del Territorio del comune di Fabriano, l'architetto Roberto Evangelisti

Andrea Riccardi, segretario della Cna Jesi-Fabriano
Andrea Riccardi, segretario della Cna Jesi-Fabriano

FABRIANO – Prosegue il botta e risposta fra la Cna di Fabriano e il Municipio. Non tarda, infatti, ad arrivare la risposta del segretario della Cna, Andrea Riccardi, e del presidente della sezione locale dell’associazione di categoria, Mauro Cucco, alle dichiarazioni fatte dal dirigente del settore assetto del Territorio del comune di Fabriano, architetto Roberto Evangelisti. Quest’ultimo aveva risposto a una prima nota della Cna fabrianese sul piano degli investimenti triennali e sull’importanza di fare il possibile affinché i lavori siano lasciati alle imprese del territorio.

«Siamo molto sorpresi e sconcertati che un dirigente del Comune faccia una dichiarazione su una richiesta che la Cna ha avanzato alla politica, in particolare al Sindaco e agli Assessori del comune. Il rispetto delle normative è fondamentale, come ho ricordato in sede di un incontro riservato alle associazioni di Categoria dove l’Assessore al Bilancio, Angelo Tini, ha illustrato il piano triennale degli investimenti. Come afferma Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, la dinamica di appaltare per grossi lotti crea poca concorrenza e rischia di originare veri e propri monopoli e, aggiungerei, non rispetta la direttiva dello Small Business Act recepito dall’Italia: i lotti devono essere approcciabili anche dalle piccole e medie imprese (Legge 180/2011). La nostra richiesta è semplicemente quella di trovare le modalità per affidare i lavori alle imprese artigiane locali, nel rispetto della normativa, a partire dal Nuovo Codice degli appalti (D.Lgs 50/2016) e, nello specifico, dall’art. 51 denominato suddivisione in lotti», scrivono i vertici della Cna fabrianese.

«Il nostro intervento rimarcava l’importanza del coinvolgimento nella realizzazione di grandi infrastrutture, nonché delle connesse opere integrative o compensative, delle imprese residenti nelle regioni e nei territori nei quali sono localizzati gli investimenti, con particolare attenzione alle micro, piccole e medie imprese. In uno spirito di valorizzazione del territorio e di supporto alle imprese locali, si deve continuare a trovare ogni modalità per affidare i lavori pubblici alle imprese locali, in modo da rimettere in moto l’economia e aumentare il potere di acquisto delle famiglie. Chiedo ai candidati sindaco delle prossime elezioni politiche, di impegnarsi affinché tutta la macchina amministrativa lavori con lo scopo di valorizzare il territorio, supportare le imprese e programmare investimenti volti a migliorare la città e favorire l’accoglienza turistica», conclude Riccardi.

Il presidente della Cna, Mauro Cucco, attacca frontalmente il dirigente, ma contemporaneamente, l’attuale classe politica. «L’intervento di Evangelisti la dice lunga su che aria si respira nel Comune di Fabriano dove i dirigenti fanno da padroni in assenza di una politica che sappia far rispettare i ruoli di ognuno. Inoltre siamo stupefatti della veemenza che il dirigente usa nell’interloquire con una associazione di piccole e medie imprese che chiede legittimamente, in un momento di grave crisi, di far lavorare anche gli imprenditori della zona dimostrando di essere soltanto un burocrate che non ha per niente a cuore la situazione di Fabriano. Rigettiamo al mittente le insinuazioni sulla capacità imprenditoriale dei nostri associati e dei nostri funzionari: Signor Evangelisti – conclude Cucco – siamo molto ben informati su come vanno le cose al comune di Fabriano».

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