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Clima e siccità, presidio Friday For Future ad Ancona

I giovani che protestano sul clima si sono dati appuntamento per un presidio in Piazza Roma dove si sono alternati dibatti a performance di artisti e momenti musicali

Il presidio Friday For Future

ANCONA – Tappa marchigiana per la manifestazione nazionale globalclimatestrike. I Friday For Future hanno manifestato ad Ancona per avanzare una serie di richieste, sia di carattere nazionale che locale. Il tema che fa da fil rouge è la siccità. I giovani che protestano sul clima si sono dati appuntamento per un presidio in Piazza Roma dove si sono alternati dibatti a performance di artisti e momenti musicali.

Tra le richieste avanzate dai manifestanti, quella che «Ancona diventi una città a km30, la chiusura, la bonifica e la riconversione della raffineria di Falconara» e poi «di fermare il progetto per fare approdare grandi navi al porto». Inoltre, hanno invocato anche «l’istituzione dell’Area Marina Protetta per tutelare una biodiversità unica al mondo, figlia dell’incontro tra il mare Adriatico e Monte Conero» e «la piantumazione degli alberi».

Secondo i manifestanti «la crisi climatica va trattata» come una «emergenza, al pari ad esempio della crisi pandemica». «Vogliamo sensibilizzare la gente sulla catastrofe climatica che stiamo vivendo» dice l’attivista Filippo Chiusaroli. La manifestazione fa notare «si colloca in un autunno che ci vede uscire dal settembre più caldo che si sia mai registrato e anche ottobre è iniziato in maniera altrettanto eccezionale, con temperature molto al di sopra delle medie stagionali», insomma un quadro poco rassicurante.

«Se da un lato abbiamo questa realtà – conclude -, dall’altra abbiamo un governo nazionale negazionista e anche a livello locale non siamo messi meglio». I manifestanti sono arrivati anche da Pesaro.

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