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Civitanova Marche, revocata licenza a due negozi di cannabis light. Primo caso in Italia

La decisione è stata presa dal sindaco Fabrizio Ciarapica dopo che entrambi gli esercizi commerciali erano stati oggetto di chiusura disposta dal questore Antonio Pignataro

CIVITANOVA MARCHE – Serrande definitivamente giù per due negozi di cannabis light di Civitanova Marche. La cittadina rivierasca delle Marche è la prima a prendere un provvedimento di questo tipo in Italia. Ai due titolari dei negozi che vendono cannabis cosiddetta leggera è stata revocata la licenza. La decisione è stata presa dal sindaco Fabrizio Ciarapica dopo che recentemente entrambi gli esercizi commerciali erano stati oggetto di chiusura disposta dal Questore di Macerata Antonio Pignataro che da tempo ha intrapreso una coraggiosa battaglia contro il proliferare di questi negozi dove finiscono inevitabilmente i giovanissimi, causando preoccupazione alle loro famiglie.

«Il mio plauso innanzi tutto al Sindaco Ciarapica che è il primo in Italia a revocare la segnalazione certificata di inizio attività relativa a 2 esercizi commerciali di cannabis light – ha commentato il Questore di Macerata Pignataro – . Oggi, ancora una volta, la nostra azione operativa grazie ad un’amministrazione comunale che si identifica e si riconosce nella polizia di Stato e nella magistratura, tenta di tutelare la vita delle giovani generazioni sollecitando una reazione per evitare che la vita dei nostri ragazzi venga avvelenata e distrutta dalle sostanze stupefacenti».

Il Questore ha poi espresso solidarietà nei confronti delle famiglie «che chiuse nelle loro quattro mura domestiche, soffrono vedendo i propri figli votati all’autodistruzione a causa della tossicodipendenza». «Occorre che la società civile reagisca per sconfiggere il male del secolo ormai sfociato in ogni paese come emergenza Nazionale».

Pignataro ha posto l’accento sul fatto che «nei paesi nei quali è stato liberalizzato l’uso delle droghe leggere, oggi denunciano “una emergenza nazionale” per la crescita  esponenziale del numero di persone che fanno uso di droghe, in particolare eroina, cocaina, che hanno prodotto una gioventù malata, intossicata dall’uso smisurato e fuori controllo di ogni sostanza stupefacente». Poi ha ricordato gli effetti deleteri di queste sostanze che producono «danni severi e irreversibili al cervello, specie se consumati in età adolescenziale» ed ha invitato a ricordare che il «98%» dei ragazzi che si trovano a San Patrignano o in altre comunità «sono arrivati all’uso della cocaina e dell’eroina» proprio «tramite la cannabis».

 

 

 

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