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Civitanova, il comitato Cea: «Strade sicure e piste ciclabili a Fontespina»

Segnalate auto che sfrecciano lungo la Ss 16, il comitato chiede maggiore sicurezza, più illuminazione e marciapiedi rialzati

Angelo Broccolo e Siria Carella
Angelo Broccolo e Siria Carella del comitato Cea

CIVITANOVA – Strade più sicure a Fontespina e un percorso ciclo-pedonale per raggiungere scuole e supermercati in bicicletta, in tutta sicurezza. È quanto chiede Angelo Broccolo, referente del gruppo Cea.

«Siamo stanchi del fatto che la nostra realtà sia diventata la tangenziale per le automobili che entrano in città per andare in centro o verso la zona commerciale e ne escono sfrecciando su via 4 novembre, verso Nord. Mentre d’estate si trasforma in parcheggio selvaggio a servizio delle spiagge – ha detto il referente Angelo Broccolo -. Il nostro quartiere ha le potenzialità per diventare un’oasi felice davanti al mare e i cittadini hanno il diritto di vivere una realtà totalmente appagante e senza stress. Per avere questo diritto torniamo a chiedere i presidi di sicurezza stradale. Oramai da 5 anni siamo attivi nel quartiere e possiamo affermare che la nostra azione ha permesso di instaurare un dialogo positivo con l’amministrazione, che ha portato a risultati lusinghieri. Ma ora è giunto il momento di un ulteriore salto di qualità. Da anni chiediamo attraversamenti pedonali rialzati per le vie Saragat-Bragadin-Balbo e la sostituzione dei semafori all’incrocio tra via Pigafetta e via Saragat/Bragadin con quelli che regolano anche l’attraversamento dei pedoni, ad oggi non previsto. Cosa assurda visto che sono semafori che regolano anche il flusso pedonale per il mare nei periodi estivi e per le scuole negli altri periodi dell’anno. Questo per quanto riguarda le vie interne al quartiere. Invece strisce pedonali rialzate per via 4 Novembre sul lungomare. Mentre per la statale le richieste riguardano l’illuminazione lato Est, attualmente assente, semafori a chiamata per l’attraversamento pedonale e i pannelli con l’indicazione della velocità sostenuta. Ma in epoca moderna oltre 5 anni sono tantissimi. Una parte importante degli abitanti del quartiere ha chiesto al comitato Cea un ulteriore salto: ci è stato proposto di iniziare a pensare ad un quartiere dove sia garantita ai nostri ragazzi la possibilità di raggiungere le scuole, l’oratorio, le sedi delle attività sportive e ricreative (che praticano di pomeriggio) a piedi o in bici e in piena sicurezza. Visto che il nostro quartiere è provvisto di qualsiasi tipo di servizio, c’è la possibilità di raggiungere supermercati, poste, attività commerciali di ogni genere in pochi minuti, senza auto. Servono percorsi ciclopedonali da realizzare con costi limitati e con interventi molto semplici, come ci assicurano architetti urbanisti da noi contattati. Tali percorsi servirebbero anche ad abbattere completamente le barriere architettoniche: cosa che non è riuscita nel rifacimento dei nuovi marciapiedi in via Bragadin. Speriamo che venga presa in considerazione la possibilità che il quartiere Fontespina diventi “quartiere pilota” della mobilità sostenibile» ha concluso Angelo Broccolo.

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