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Cinema, 38 lavoratori a rischio, la verità di Giometti e dei sindacati

Cgil, Cisl, Uil: «Chiediamo senso di responsabilità, basta rimpalli con Uci». Giometti: «Non è così. Ci restituiscono sale vuote, ma ho a cuore i dipendenti»

Immagine di repertorio

PESARO – Comparto del cinema in ginocchio, 38 lavoratori dell’Uci – Giometti in bilico.

I sindacati intervengono sul tema, ma è lo stesso Massimiliano Giometti che vuole sgombrare il campo da ogni equivoco. «Nove anni fa abbiamo venduto le aziende cinematografiche a Uci-Cinema ed abbiamo affittato a loro gli immobili di nostra proprietà. Ora lo scenario è che dopo la prima scadenza contrattuale ci riprenderemo come locatori le sale cinematografiche. Noi abbiamo i dipendenti nel cuore e nei cinema che gestiamo direttamente abbiamo 70 lavoratori a cui teniamo molto che non lavorano da quasi 3 mesi e sono ancora in attesa di ricevere i sussidi a loro previsti. Non è una situazione facile per nessuno, non lo era prima e ora il comparto è minato dalle fondamenta. Non è pensabile per nessuno riaprire in questa fase con protocolli estremamente penalizzanti e la mancanza di film visto che i set sono per lo più ancora fermi, sarebbe infatti come pensare di aprire un ristorante senza avere gli alimenti da vendere ma solamente le posate. Anche per il Metropolis di Pesaro che gestiamo direttamente ci sono incognite sulla riapertura. In questo momento riteniamo invece che si potrebbe puntare sulle arene estive per imparare a gestire una seconda fase dei cinema e proiettare il settore verso un nuovo modo di gestione per la stagione autunno invernale. Ma quello che dicono i sindacati non è corretto. Non possono scaricarci addosso responsabilità che non abbiamo».

Slc Cgil, Fistel Cisl e Uicom hanno fatto sapere che si è svolta un’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori delle Marche di UCI Italia già Giometti Real Estate & Cinema. «La riunione ha permesso di fare il punto della situazione, dopo il confronto tenuto tra Uci e Giometti, attivato per la procedura di restituzione del ramo di azienda, discussa in prima istanza il giorno 18 maggio tra le due società e le rappresentanze sindacali».

I cinema che sarebbero coinvolti nella restituzione sono 6 nelle sedi di: Ancona, Jesi, Senigallia, Fano, Pesaro e Porto Sant’Elpidio per un totale di 38 lavoratrici e lavoratori.

«Le Organizzazioni Sindacali, insieme alle lavoratrici e i lavoratori Uci – Giometti, esprimono forti preoccupazioni per i contenuti del confronto, che ha messo al centro soprattutto gli interessi meramente economici delle società, piuttosto che la prosecuzione delle attività e la continuità occupazionale dei lavoratori, minandone la certezza per il futuro.

In un contesto di emergenza per il settore dello Spettacolo come questo, non possono aggiungersi le incertezze della ripresa alle incertezze occupazionali.

Le organizzazioni sindacali faranno di tutto per dare continuità lavorativa e contrattuale ai lavoratori e ribadiscono che non accetteranno il perdurare dello stato di grave incertezza per le 38 famiglie coinvolte, determinato dal “rimpallo” delle responsabilità tra le società. Chiediamo senso di responsabilità alle parti, affinché alla prossima riunione prevista per la prossima settimana, vengano sciolti i nodi irrisolti e sia stabilito con certezza un percorso per mantenere l’occupazione e le condizioni contrattuali dovute ai dipendenti. Va riconosciuto valore e dignità alle lavoratrici e lavoratori che in questi anni, con spirito di collaborazione, hanno reso i cinema della nostra regione luoghi accoglienti per le famiglie marchigiane.

Facciamo altresì appello alle istituzioni a partire dalla Regione Marche ed ai Sindaci dei Comuni interessati, affinché facciano sentire forte la propria vicinanza alle lavoratrici e lavoratori, anche al fine di evitare l’impoverimento del tessuto economico e sociale del territorio. Crediamo che in momenti drammatici come questi, il valore del lavoro umano venga prima del profitto».

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