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A14, disagi in autostrada. Ceriscioli: «Sale sulle ferite». Acquaroli: «Impatto su economia, turismo e sanità»

La chiusura temporanea del tratto autostradale fra Grottammare e Val Vibrata, per alcune verifiche, oltre alle code ha scatenato malcontento e proteste

autostrada
Coda in autostrada

ANCONA – È già coda sull’A14 per la chiusura temporanea del tratto autostradale che va da Grottammare alla Val Vibrata. Autostrade per l’Italia sta infatti eseguendo una serie di verifiche all’interno della Galleria Colle Marzio e, non essendo possibile deviare la viabilità nella carreggiata opposta, in seguito ai sequestri disposti dall’autorità giudiziaria, gli automobilisti che da Ancona devono raggiungere Pescara e altre località del sud Italia sono costretti ad uscire a Grottammare. Da qui possono procedere lungo la Strada Statale Adriatica 16 per poi riprendere l’A14 in Val Vibrata.

Insomma, un calvario per chi viaggia, che arriva proprio in occasione del weekend e che, come prevedibile, suscita delle polemiche. 
Una situazione di disagio per gli automobilisti che provoca le proteste di chi si deve mettere in viaggio.

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli punta il dito contro la scarsa programmazione: «Lavori che non vengono completati di notte, ma di giorno, aggiungono sale sulle ferite. Noi abbiamo chiesto, con la presenza dell’assessore Casini, neanche un mese fa all’incontro con il ministro per le Infrastrutture, di mettere in moto tutta la macchina per risolvere i problemi e superare le ordinanze del tribunale che ha bloccato la strada. Questa macchina si è messa in moto ma oggi vediamo i disagi e chiediamo maggiore attenzione, meno superficialità». 

Il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli parla di una «dorsale Adriatica impraticabile con code, ritardi e chiusure che vanno avanti ormai da troppo tempo». Una situazione che rende «impossibile fare attività economica e turistica» vista l’«importanza strategica rivestita dalla mobilità», con un «impatto devastante sui servizi essenziali come la sanità, oltre che sui territori di Marche, anche su Abruzzo e tutta la dorsale Adriatica».

Secondo Acquaroli manca una strategia sia sul breve che sul lungo termine, «evidentemente le Marche non sono ritenute un’area strategica del Paese». Tra le problematiche create dal sisma e i disagi per le imprese legate alle difficoltà di collegamento, «l’impatto sull’economia è ingente. Forse dobbiamo fare tutti domanda per il reddito di cittadinanza?», si domanda provocatoriamente, «come si fa a sopravvivere alla crisi attuale con la competitività richiesta dal sistema se ci sono continui problemi?». «Serve un rilancio delle infrastrutture, non è più prorogabile».

Intanto in Prefettura a Teramo il vertice per trovare soluzioni ai disagi legati all’interdizione del traffico pesante sul viadotto Cerrano con deviazione sulla Strada Statale 16. Presenti, fra gli altri, i funzionari prefettizi responsabili dei Centri Operativi Viabilità delle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona, con Polizia Stradale, Anas e referenti delle associazioni dell’autotrasporto.

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