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Chiusi centri benessere, aperti parrucchieri ed estetiste. E arrivano le regole per l’asporto

La Cna spiega limitazioni ed obblighi per le attività di servizio alla persona in provincia di Pesaro e Urbino, ma anche per gastronomia

PESARO – Bar, ristoranti, pizzerie aperti dalle 6 alle 18. Ecco le regole per l’asporto.

Tantissime le attività del settore dell’enogastronomia, dell’alimentare e della ristorazione, interessate dai provvedimenti previsti dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In base a quanto stabilito in vari tavoli istituzionali, tali attività potranno regolare la propria attività sulla base dell’osservanza stretta del seguente orario: dalle ore 6 alle ore 18 a patto che il gestore garantisca la distanza di sicurezza dei propri clienti di almeno un metro. 

Lo comunica la Cna di Pesaro e Urbino che specifica anche come sia ammessa anche oltre le ore 18 la consegna a domicilio e l’asporto. Per l’asporto in particolare è permesso a patto che venga concordata la consegna dietro prenotazione telefonica e che vengano comunque garantite le misure di sicurezza e l’entrata di un acquirente alla volta. I prodotti saranno serviti dall’operatore con guanti e mascherina. Per tutti gli esercizi pubblici valgono tutte le specifiche già precedentemente comunicate: distanza di almeno un metro tra i tavoli e le persone, servizio al tavolo.

Sono sospese nei giorni festivi e prefestivi, le attività commerciali di medie e grandi dimensioni compresi i negozi all’interno dei Centri Commerciali e dei mercati. Fanno eccezione le attività di vendita di generi alimentare all’interno dei Centri commerciali. Farmacie e parafarmacie rimarranno aperte.

Rimangono aperte tutte le altre attività commerciali (generi alimentari, macellerie), con gli orari abituali facendo attenzione a garantire modalità di ingresso tali da evitare assembramenti e mantenendo le distanze di sicurezza ad almeno un metro.

Sono sospese le attività dei centri benessere, ma non dei saloni di parrucchieria uomo e donna; estetica; istituti di bellezza; servizi di pedicure e manicure; attività di tatuaggio e piercing. Il Decreto introduce delle restrizioni ad alcune attività economiche con la sospensione delle attività dei centri benessere.

La definizione di “centro benessere” utilizzata nel decreto corrisponde ad uno specifico codice Ateco (96.04.10) gestione di bagni turchi, saune e bagni di vapore, solarium, centri per snellimento e dimagrimento, centri per massaggi, centri per cure antifumo eccetera), diverso dai codici relativi a Servizi di salone di barbiere e parrucchiere (96.02.101), Servizi di istituti di bellezza (96.02.02), Servizi di manicure e pedicure (96.02.03), attività di tatuaggio e piercing (96.09.02)

Per questa ragione, precisa la Cna, le attività di estetica e acconciatura non sono soggette a limitazioni. «Dunque – spiega Riccardo Battisti, responsabile di CNA Benessere e Sanità – il gestore, sulla base delle disposizioni contenute nel decreto, è tenuto ad adottare tutte le precauzioni».

Occorre un Controllo degli accessi: evitare assembramenti nella sala d’attesa; utilizzo di guanti in lattice; utilizzo di mascherine per le attività a stretto contatto con il cliente.

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