Attualità

Chiaravalle dice no alle manifestazioni razziste o xenofobe

L'amministrazione ha deciso di non concedere spazi ad organizzazioni che si ispirano a valori antidemocratici o «ad ideologie proprie dei vari regimi totalitari che si sono susseguiti, in Europa e nel mondo»

Chiaravalle

CHIARAVALLE – La Giunta del Comune di Chiaravalle: «Non si concedano spazi ad organizzazioni che si ispirano ai disvalori del fascismo». Atto di indirizzo chiaro per il comune di Chiaravalle che per l’accesso agli spazi o l’occupazione del suolo pubblico dice no alle associazioni che professano o manifestano ideologie razziste.

Nell’atto si legge: «Il legale rappresentante dell’associazione od organizzazione richiedente dovrà presentare e sottoscrivere una dichiarazione in cui si afferma che l’associazione non professa e non manifesta ideologie razziste, xenofobe antisemite, omofobe ed antidemocratiche con espressioni di odio e di intolleranza religiosa e si riconoscono come disvalori il fascismo e nazismo affermando invece i valori della Resistenza». L’ente condanna con fermezza tutte le iniziative che diffondono idee e comportamenti ispirati al fascismo o al nazismo e «comune ad ideologie proprie dei vari regimi totalitari che si sono susseguiti, in Europa e nel Mondo e che, fondandosi sul terrore e sulla compromissione delle idee e delle espressioni di libertà e di democrazia, hanno insanguinato parti, popoli ed epoche del nostro tempo, provocando lutti e miserie». Lasciare spazio ad organizzazioni dichiaratamente razziste significa contribuire a creare sul territorio «relazioni e reti di complicità e omertà, nonché un pericoloso spirito di emulazione, specialmente in settori della popolazione giovanile, è pericoloso o comunque costituisce un fatto da evitare con fermezza». Chiaravalle non è l’unica realtà in Vallesina ad aver recepito l’invito dell’Anpi provinciale, ordini del giorno simili sono stati approvati tempo addietro da Santa Maria Nuova, Monsano e Jesi. «L’augurio – conclude soddisfatto il presidente provinciale Daniele Fancello – è che altre amministrazioni approvino».

 

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