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Chiaravalle: il chiostro ospiterà mostre e biblioteche. Se ne parla questa sera al Valle

Alle 21 al teatro chiaravallese il sindaco Costantini, i tecnici della Soprintendenza e dell'Università Politecnica delle Marche illustrano idee per l'ex monastero e per la zona verde chiamato "orto del prete"

CHIARAVALLE – Diverrà finalmente un luogo per incontrarsi, uno spazio salutare per leggersi un giornale o un libro in serenità il bel chiostro dell’abbazia cistercense di Santa Maria in Castagnola del XII° secolo? Sembra proprio di sì e il finanziamento di ben 5 milioni e 385 mila euro stanziati dallo Stato e convogliati dalla regione per la ristrutturazione dell’ex Monastero pare giungere nel momento giusto visto che questa sera alle 21, presso il Teatro Valle, sarà presentato il progetto per il recupero del monumento più importante di Chiaravalle, quello che con l’abbazia caratterizza la città e che da decenni si trova praticamente in stato di abbandono. Tra l’altro l’abbazia di Santa Maria in Castagnola di Chiaravalle è, insieme a quella dell’Abbadia di Fiastra vicino ad Urbisaglia nel maceratese, la sola espressione di chiesa cistercense nelle Marche.

Il chiostro di Chiaravalle

Insieme al sindaco Damiano Costantini, agli assessori Francesco Favi ed Andrea Alcalini, a presentare le idee per ristrutturare efficacemente l’ex monastero anche in virtù del significativo finanziamento giunto dalla regione Marche, ci saranno Alessandra Pacheco della Soprintendenza, Marina Allegrezza e Cecilia Ottaviani del dipartimento di scienze agrarie, alimentari ed ambientali dell’Università Politecnica delle Marche. Tra i relatori anche l’architetto Gianni Raffaeli e Mirko De Rosa dell’associazione Chiaravalle più bella. Ma cosa potranno contenere i locali dell’ex monastero una volta completata la ristrutturazione? Le prime idee degli amministratori e dei tecnici indicano il trasferimento della biblioteca e del la mostra archeologica permanente con i reperti dell’età del bronzo ritrovati due anni fa proprio sotto la superficie del chiostro.

Inoltre, all’interno dell’ex monastero potrebbero trovare spazio anche concerti ed eventi teatrali all’aperto nella stagione estiva, oltre ad un punto di ristoro e di socializzazione. E nel vicino “orto del prete”? nella zona immediatamente prospiciente l’ex monastero già adibita a orto, continuerà ad esserci una zona verde alberata mentre è prevista anche la realizzazione di un erbolario che richiamano all’orto dei monaci cistercensi, che furono i propulsori del paese fin dal XII° secolo. Tra le possibilità anche quella di vedere realizzato un museo della storia cistercense nelle prestigiosa sala dei Coversi e sala dei Monaci, che ospita anche una originale installazione realizzata nel 1988 dal grande artista pergolese Walter Valentini, celebre a livello internazionale.

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