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Cercasi tutori volontari per minori stranieri non accompagnati

Attualmente nelle Marche sono 200 i minori stranieri non accompagnati e il trend è in crescita. Una risposta a questa emergenza sarà l'arrivo di figure che si assumeranno la tutela legale dei minori

Minori portati all'estero

ANCONA – Ogni minore straniero che arriverà nelle Marche senza famiglia avrà una persona che lo rappresenterà in tutte le esigenze burocratiche e amministrative. È il tutore volontario, figura introdotta dalla legge 47/2017 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”. I tutori volontari saranno i rappresentanti legali dei minori stranieri non accompagnati (msna) e vigileranno sui loro percorsi di educazione e integrazione, sulle condizioni di accoglienza, sicurezza e protezione e amministreranno l’eventuale patrimonio.

Il presidente del Consiglio Antonio Mastrovincenzo e il Garante per l’infanzia Andrea Nobili

La nuova legge nazionale demanda al Tribunale dei minori la tenuta di un apposito elenco, predisposto dal Garante per l’infanzia, a cui sono affidate la selezione e la successiva formazione. L’avviso pubblico è stato attivato nelle scorse settimane, con sottoscrizione del protocollo d’intesa tra l’Autorità di garanzia e il Presidente del Tribunale dei minori delle Marche, Vincenzo Capezza. Le domande per poter entrare a far parte dell’elenco potranno essere presentate entro l’11 settembre, mentre i corsi di formazione saranno avviati dal 29 settembre e termineranno il 14 ottobre. L’elenco sarà costituito circa da 65 persone.

«I ragazzi che arrivano nelle Marche – afferma il Garante Andrea Nobili – hanno un vissuto psicologico sofferto e, spesso, una scarsa conoscenza della lingua italiana, per cui richiedono attenzione e sensibilità. Quello del tutore volontario è un impegno che realizza il concetto di cittadinanza attiva e ad oggi abbiamo già ricevuto oltre cinquanta richieste di partecipazione. La legge che garantisce la protezione e l’accoglienza dei minori non accompagnati è motivo d’orgoglio per l’Italia, primo Paese in Europa a dotarsi di un sistema organico che considera i bambini prima di tutto bambini, a prescindere dal loro status di migrati o rifugiati». Nobili ha spiegato che oggi questi «minori stranieri sono accolti nelle comunità di accoglienza delle Marche, ma in futuro speriamo vengano accolti dalle famiglie e stiamo lavorando affinché il nucleo familiare ospitante sia della stessa nazione di provenienza dei bambino, in modo da agevolare l’integrazione».

Per il presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, quello dei msna è un fenomeno in continua crescita. «Attraverso la nuova legge – dichiara – vanno a riempirsi diverse lacune normative che si sono create nel corso del tempo e si pongono le basi per contrastare atteggiamenti, sempre più frequenti, di xenofobia e razzismo». In base ai dati del report elaborato dalla Direzione generale dell’immigrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, relativo alla data del 30 aprile, sono 200 i msna presenti attualmente nelle Marche e il 99% è di sesso maschile. La maggior parte si trova nella provincia di Pesaro – Urbino (42,5%) che accoglie 85 minori stranieri, seguita da quelle di Ancona (29%), Macerata (13%), Ascoli Piceno (11,5%) e Fermo (4%). Nella provincia di Ancona sono 58 i msna, di cui 51 ad Ancona, 3 a Falconara Marittima, uno a Chiaravalle, uno a Montemarciano, uno ad Agugliano, uno ad Arcevia. La fascia di età più elevata riguarda quella dei 17 anni (68%): nella regione ci sono infatti ben 136 ragazzi diciassettenni. Sono invece 33 quelli che hanno 16 anni, 12 i quindicenni e 19 i bambini tra i 7 e i 14 anni. Le nazioni di provenienza sono soprattutto Albania (21%), Senegal (14%), Gambia (12%), Bangladesh (10,5%), Nigeria (6,5%) e Afghanistan (6,5%).

Il tema dei minori stranieri non accompagnati e del rafforzamento dei sistemi di loro tutela, sarà uno dei momenti di riflessione che dovrebbe concretizzarsi nel mese di ottobre, in occasione del prossimo “Governing Board”, l’organismo che sovrintende alla realizzazione della Strategia della Macroregione adriatico ionica (Eusair). «La Macroregione –  sottolinea Nobili – rappresenta un disegno integrato, costruito allo scopo di affrontare sfide comuni. È in tale ottica che si intende realizzare il coinvolgimento di tutti gli Ombudsman dell’area, al fine di promuovere un meeting utile a focalizzare l’attenzione sulla tematica dei msna, con particolare riferimento alle normative europee e alle normative degli otto Stati aderenti alla Strategia».

 

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