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Caterpillar, la proposta di Pd e Jesi in Comune: devolvere ai lavoratori il gettone di presenza

Il centrosinistra lancia l’idea di destinare i circa 30 euro a consigliere alle maestranze in lotta dello stabilimento di via Roncaglia

JESI – “Devolvere l’importo pari al gettone di presenza della seduta consiliare alla cassa di Solidarietà dei lavoratori Caterpillar”. La proposta arriva da Pd e Jesi in Comune attraverso un ordine del giorno da mettere al voto venerdì 28 gennaio in aula consiliare.

«Lo stabilimento della Caterpillar di Jesi – sostengono i due partiti – è sempre stato considerato il fiore all’occhiello della industria meccanica jesina, con elevati livelli di professionalità e qualità che ne hanno garantito produttività e profitti. Proprio in virtù di quanto sopra, solo fino a pochissime settimane fa, alcuni lavoratori interinali stavano aspettando di essere stabilizzati. Il 10 dicembre scorso, all’improvviso, senza alcun segnale ed in modo del tutto unilaterale, senza il minimo coinvolgimento delle parti sociali e dei lavoratori e delle lavoratrici, la proprietà ha annunciato la chiusura dello stabilimento, senza preoccuparsi minimamente del futuro delle persone coinvolte».

I lavoratori e le lavoratrici, «grazie anche al ruolo fondamentale delle organizzazioni sindacali – ricordano Pd e Jesi in Comune, si sono immediatamente mobilitati con presidi davanti ai cancelli, cortei e manifestazioni, chiedendo il sostegno delle istituzioni e del territorio. La città ha fatto sentire con forza la propria solidarietà a tutte le persone coinvolte. Anche questo consiglio comunale ha già dichiarato la propria vicinanza ai lavoratori ed alle lavoratrici. I sindacati hanno costituito una c.d. Cassa di Solidarietà chiedendo un contributo anche economico “per chi volesse sostenere la nostra lotta».

Ecco quindi la proposta. «Questo Consiglio Comunale – riferiscono Pd e Jesi in Comune – ha già deliberato di devolvere un precedente gettone di presenza dei consiglieri e delle consigliere alla c.d. vertenza Elica. Sarebbe un segnale di concreta solidarietà alla lotta dei lavoratori e delle lavoratrici se anche in occasione di questa importante vertenza cittadina il Consiglio Comunale facesse altrettanto. Si propone quindi a tutti i consiglieri e tutte le consigliere comunali di devolvere l’importo pari al gettone di presenza (che ammonta a circa 30 euro a consigliere ndr.) di questa seduta consiliare alla cassa di Solidarietà».

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