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Castelfidardo, il sindaco chiede l’estensione dei tamponi e supporto nei controlli

Confronto tra Regione Marche e i rappresentanti dei comuni più direttamente coinvolti dall'impennata epidemiologica spinta dalla variante inglese

Il Sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani

CASTELFIDARDO – Una linea comune per addivenire a misure condivise, estensione dei tamponi e un supporto per il controllo del territorio onde contenere deprecabili assembramenti: questi gli elementi emersi durante la videoconferenza con i vertici della Regione, cui il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani ha partecipato unitamente alle altre realtà della provincia (Ancona, Camerano, Castelplanio, Chiaravalle, Fabriano, Falconara, Jesi, Loreto,  Montemarciano, Osimo, Sassoferrato, Senigallia, Sirolo) più direttamente coinvolte dall’impennata epidemiologica spinta dalla variante inglese.

«Ringrazio il presidente della Regione Acquaroli e l’assessore alla Sanità Saltamartini – ha detto Ascani -, per avere accolto tempestivamente questa richiesta di confronto da cui è scaturito l’accordo di predisporre una lettera congiunta da inviare al Ministero della Salute e al Comitato Tecnico Scientifico per attenzionare la nostra zona e decidere azioni uniformi, che siano di chiusure mirate o più diffuse».

Nella sola città di Castelfidardo i dati registrano oggi 28 casi collegati alla variante inglese; le positività nel complesso sono cresciute di un’altra decina rispetto a ieri, ma non si riferiscono all’ambito scolastico, anche perché gli esiti dei test cui sono sottoposte in queste ore le classi delle Cialdini non saranno noti prima di 48 ore.

«Ho fatto esplicita richiesta di estendere lo screening a tutti i plessi dell’I.C. Soprani, dell’I.C. Mazzini e delle Sant’Anna, ma c’è una oggettiva difficoltà ad organizzarlo a causa della carenza di personale Asur a disposizione per processare i tamponi ed effettuare il contact tracing, specie ora che la priorità si sta comprensibilmente spostando sulla campagna vaccinale», spiega il sindaco che ha domandato sostegno non solo per il monitoraggio ma anche collaborazione alla Prefettura dal punto di vista operativo e pratico. «Quello dei ragazzi che si radunano al di fuori della scuola creando branchi che scorrazzano per la città senza alcuna protezione e disciplina è purtroppo un fenomeno che si sta verificando anche altrove: dove non arriva l’educazione e il senso civico, occorre una energica sinergia tra forze dell’ordine per coordinare gli interventi ed evitare sciocchezze che si ritorcono sulla salute e sicurezza pubblica».

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