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Cartiere Miliani: faccia a faccia proprietà-sindacati

Questo pomeriggio a Verona, i rappresentanti del Gruppo Fedrigoni hanno incontrato i sindacati. La questione legata alle difficoltà delle Cartiere Miliani di Fabriano, per la perdita di due commesse, è stata affrontata: al momento ferme due linee di produzione, si teme per una terza

Lo stabilimento delle Cartiere Miliani a Fabriano

FABRIANO – Riunione sindacale per il Gruppo Fedrigoni. Confermata la perdita della commessa per la stampa della carta moneta di valuta asiatica. E il probabile dimezzamento della stampa per la carta moneta dell’Euro. I sindacati monitoreranno costantemente la situazione. La questione Cartiere Miliani, intanto, approda in Parlamento grazie all’onorevole del M5S fabrianese, Patrizia Terzoni.

Questo pomeriggio 5 ottobre, a Verona, si è svolto l’atteso incontro fra la proprietà Fedrigoni e le parti sociali dell’intero Gruppo. Ovviamente è stato affrontato il tema legato alle storiche Cartiere Miliani sulla perdita certa di una commessa e il probabilissimo dimezzamento della stampa di cartamoneta per l’Euro. La Banca centrale europea, infatti, dovrebbe mettere a bando solo la metà delle quote che normalmente fa, questo perché si è deciso di affidare il 50 per cento della commessa in questione a una cartiera statale in Francia.

In virtù di tutto ciò, al momento ci sono due linee produttive ferme, e entro un mese si potrebbe fermare una terza, facendo salire a circa 150 i dipendenti coinvolti dal fermo produttivo.

La proprietà, confermando di essere impegnata nel territorio di Fabriano con una visione di lungo termine, ha chiesto un mese di tempo per capire come evolverà la situazione.

Saranno calendarizzati una serie di incontri per studiare eventuali azioni condivise per attenuare il più possibile le ricadute occupazionali. Dunque, ricorso agli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione, ma in ultima istanza. Prima si cercheranno altre soluzioni di concerto con le parti sociali.

Dai sindacati si è apprezzato il fatto che si voglia dar vita a un percorso condiviso e il monitoraggio sarà costante.

Intanto, la vicenda sbarca in Parlamento. «Quanto sta accadendo alle cartiere Miliani-Fedrigoni di Fabriano inizia a destare più di qualche sospetto. Mi sono subito attivata per interrogare l’Esecutivo su questa vicenda dai contorni sempre più torbidi: se il Governo Gentiloni ha una qualche minima responsabilità sulla piega che hanno preso le cose è giusto che se ne assuma la responsabilità e che lo dica. Il polo cartario marchigiano tra Fabriano, Rocchetta e Pioraco dà lavoro a 1.500 persone: il fatto che il 10 per cento di esse siano allo stato attuale ferme rischia di tirar giù nel baratro magari altre linee di produzione in un pericolosissimo effetto domino. Sulla gestione delle commesse per la produzione di carta moneta si inizia a sentire puzza di bruciato: non vorremmo ci fosse dietro qualche speculazione politica o economica. Esigiamo risposte rapide e soprattutto limpide», le parole dell’on. Pentastellata, Patrizia Terzoni.

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