Attualità

Camerino da tutelare: «Qui si salveranno delle vite, non si associ la città al virus»

La Regione Marche ha deciso di dedicare l'ospedale camerte alla gestione dei casi di Covid19 per l'Area Vasta 3. L'appello di Federico Maccari, direttore de La Pasta di Camerino: «Che non si associ alla città il concetto di virus»

Camerino
Camerino (Foto da Pixabay)

In questo periodo difficile per l’Italia e per le Marche in piena emergenza Coronavirus, tutti i cittadini sono chiamati a un forte senso di responsabilità. Noi organi di informazione, poi, siamo tenuti a uno sforzo ulteriore di responsabilità. È ora più importante che mai gestire con tatto e sensibilità le notizie per informare e far alzare la guardia, sì, ma nello stesso tempo non generare panico e allarmismo. A questo ci richiama una nota inviataci da La Pasta di Camerino, azienda di Camerino (Mc) produttrice di pasta all’uovo, di semola e di farro, che già ha affrontato con tenacia il sisma e oggi dà lavoro a 70 dipendenti più tutto l’indotto.

«Abbiamo appreso della decisione della Regione Marche di dedicare l’ospedale di Camerino alla gestione dei casi di Covid19 per l’Area Vasta 3», ci scrive Federico Maccari, direttore di Entroterra Spa – La Pasta di Camerino. «La salute di tutti noi è la priorità e quindi è giusto mettere a disposizione tutte le strutture e tutte le professionalità per uscire da questa terribile emergenza. A voi il compito di documentarla con articoli, titoli, servizi, interviste».

Federico Maccari di Entroterra Spa che produce la Pasta di Camerino
Federico Maccari

Ed ecco l’appello: «L’appello, perché di questo si tratta, è quello accorato di far sì che alla città di Camerino non si associ il concetto di virus. Qui si salveranno delle vite e Camerino non diverrà un Lazzaretto».

L’invito di Maccari, giustissimo, diretto a noi organi di informazione, è alla moderazione. Per far sì che non passino messaggi che inducano «i consumatori a evitare l’acquisto di prodotti che vengono da questo territorio, temendo o solo ipotizzando, che essi possano essere viziati a causa della concentrazione di casi di affetti dal Coronavirus all’interno delle mura di questa città. Penso alla nostra pasta ma a tutte le aziende, dai salumi ai formaggi ai vini, che reggono l’economia di un territorio montano già così duramente provato. Penso soprattutto all’Università di Camerino che è volano di ricerca, di lavoro e sviluppo».

Noi abbracciamo questa richiesta, moltiplicando l’impegno al senso di responsabilità, in questo momento storico tanto drammatico, nei confronti di un territorio che ha già sofferto e continua a soffrire in seguito al terremoto.

Ti potrebbero interessare