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Pesaro, export in calo verso la Russia. Camera di Commercio: «Servono joint venture e qualità»

A Pesaro il focus sulle vendite del settore del mobile in Russia alla vigilia della fiera del Crocus. -28% il dato, ma l'associazione guarda avanti: «Hanno bisogno del nostro know how»

PESARO – Quello che era il mercato di rifermento per l’export del mobile pesarese, oggi è fortemente ridimensionato. Ma le imprese locali possono trovare nuovi spunti per poter penetrare nuovamente nell’economia russa. È questo il senso del convegno organizzato dalla Camera di Commercio delle Marche per parlare delle prospettive per le aziende dell’arredamento sul mercato russo.

Il dato dell’export dice che nel 2015 la provincia di Pesaro fatturava oltre 92 milioni di euro di prodotti verso la Russia. Una decrescita costante fino ai 72 milioni di euro del 2018, con una variazione del 10% rispetto al 2017. Il primo semestre 2019 conta su 28,5 milioni (-25%).

Se pensiamo solo al mobile nel 2015 l’export aveva un volume di affari di 36,6 milioni di euro, sceso a 23,8 milioni nel 2018. Il primo semestre è ancora da bollino rosso: 8,6 milioni di euro (-28%).

Numeri molto pesanti. «I dati dell’export confermano che la frenata è evidente e che, dopo la ripresa dei valori registrata nel 2017, spinta soprattutto dal distretto mobiliero di Pesaro, siamo molto distanti dai livelli raggiunti pre crisi dalle nostre esportazioni – ha detto il vicepresidente camerale Salvatore Giordano – La prima cosa da fare quando si è in una posizione di debolezza, è avere maggiore conoscenza per trovare le vie d’uscita necessarie per penetrare nel mercato russo. Ci sono fattori che impattano sul mercato russo, come la svalutazione del rublo. I nostri imprenditori devono rafforzare la capacità di scelta e prezzi sui prodotti. I nostri prodotti sono i più apprezzati, i più belli ma siamo un paese debole, indebitato, in cui non c’è sempre sostegno all’impresa e a volte non riusciamo a esprimere quello che possiamo fare».

Il focus della Camera di commercio sul mercato russo

Al focus una cinquantina di imprenditori, provenienti da tutte le Marche, e un’intera scolaresca del Bramante-Genga ospiti a Pesaro della Camera di Commercio delle Marche.

«Il territorio deve rendersi conto che il mercato è cambiato – ha spiegato Leonora Barbiani, Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-Russa – non si possono adottare le stesse strategie di 20 anni fa, non possono penetrare. C’è stata una evoluzione nell’industria russa che ha fatto sì che produzioni locali crescessero e si sviluppassero, così da essere meno dipendente dall’import. Ci sono aziende russe che sono competitor dei nostri produttori, che hanno imparato dal nostro know how. Quindi occorre adattare la propria strategia per essere presenti con nuove modalità. La Federazione russa ha bisogno del ‘saper fare impresa’ italiano, dei macchinari e delle competenze che vanta il nostro Paese. In questo senso è fondamentale considerare la formula dell’investimento nel paese con la possibilità di creare nuove joint venture».

«Le Marche devono essere una regione sempre più competitiva e questo obiettivo lo so raggiunge attraverso una maggiore propensione all’export, soprattutto tra le aziende di piccola dimensione – fa sapere il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini – Il nostro sistema economico dovrà anche reagire di fronte a un prevedibile rallentamento dell’economia mondiale, anticipandolo: ecco perché gli appuntamenti organizzati dalle nostre aziende speciali hanno un valore straordinario soprattutto in questa nuova situazione congiunturale».

La presenza di diversi imprenditori all’evento coordinato da Aspin 2000, l’azienda speciale della Camera di Commercio, conferma che a dispetto dei numeri c’è grande attenzione e fiducia verso un partner considerato solido e sicuro, ma scivolato indietro nella lista dei top 5 mercati di riferimento per l’export regionale.

Tutto questo alla vigilia del Salone del Mobile Milano Moscow 2019, in programma al Crocus Expo della capitale russa dal 9 al 12 ottobre prossimi: «Anche quest’anno, la presenza dei produttori marchigiani è altamente qualificata – ha chiuso il vicepresidente Giordano – e proprio la sinergia con Milano fa di questo evento un passaggio importante proprio nell’ottica di riconquistare, partendo dal nostro sistema casa, un primato sul mercato russo nella speranza che poi possa estendere anche agli altri settori chiave dell’economia delle Marche».

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