Ancona-Osimo

Buche e asfalto scadente. Le proposte di Fratelli d’Italia-An

Sullo stato delle strade del capoluogo dorico parla il segretario Eliantonio e chiede all'amministrazione di rivedere «i capitolati d'appalto che devono essere distinti a seconda della tipologia dei lavori richiesti»

Ancona (Foto: Angelo Eliantonio)

ANCONA – «Nel capoluogo viene fatto un unico capitolato d’appalto uguale per tutte le strade, assegnato con ribasso d’asta, che riduce la qualità degli asfalti. Per questo motivo, dopo pochi mesi dall’asfaltatura, le strade stanno già cedendo. Ne è un esempio l’area intorno piazza Cavour». Lo denuncia Angelo Eliantonio, segretario comunale Fratelli d’Italia-AN, che pone sotto esame i lavori di asfaltatura della giunta Mancinelli. «Lo denunciammo già lo scorso luglio – spiega Eliantonio – quando scendemmo in strada con motorini e automobili per testimoniare lo stato degli asfalti e per proporre una soluzione che avrebbe permesso di evitare ciò che accaduto, ad esempio, sull’asfalto appena rifatto intorno a piazza Cavour che sta già cedendo. Questo episodio rappresenta esattamente quello che avevamo previsto».

Angelo Eliantonio, segretario comunale Fratelli d’Italia-AN

Contrariamente a quello che avviene ad Ancona, Eliantonio sottolinea come, le «buone gestioni amministrative, classifichino le strade in tre categorie». La prima riguarda gli assi principali con transito continuo di autocarri ed autobus; la seconda le vie principali con transito occasionale di autocarri; la terza le vie secondarie di collegamento solo automobilistico. «A questa classificazione – continua – andrebbero vincolati tre diversi capitolati d’appalto che si differenziano per spessore e composizione dell’asfalto, rifacimento completo del manto o semplice ricopertura. Ad Ancona viene fatto invece un unico capitolato uguale per tutte le strade, assegnato con ribasso d’asta, che riduce la qualità degli asfalti. Ecco perché dopo pochi mesi le strade con traffico frequente di mezzi pesanti (nel caso di piazza Cavour gli autobus) presentano già segni evidenti di interventi inadeguati e poco lungimiranti da parte dell’amministrazione Mancinelli».

Inoltre, per il segretario occorre chiarezza nelle responsabilità della direzione lavori, del monitoraggio continuo dell’esecuzione dei lavori da parte dell’ufficio tecnico e del collaudo d’opera da parte del professionista tecnico incaricato. «Consigliamo all’assessore ai Lavori pubblici Paolo Manarini – conclude – di prendere in seria considerazione il nostro grido d’allarme, in virtù dei nuovi interventi in programma (3,6 milioni). Soldi che gli anconetani vorrebbero vedere investiti per le asfaltature in maniera seria, responsabile e professionale».

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