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Bonus famiglie, il punto con il deputato Emanuele Lodolini

Con l’approvazione della nuova Finanziaria sono partite una serie di agevolazioni. Tra le novità la dichiarazione dei redditi, l’Irap e il 770 che slittano al 31 ottobre. Riconfermato il bonus bebè

famiglia
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Con l’approvazione della nuova finanziaria sono partite una serie di agevolazioni per le famiglie e più in generale per i contribuenti. Tra le novità la dichiarazione dei redditi, l’Irap e il 770 che slittano al 31 ottobre, mentre la dichiarazione precompilata si sposta al 23 luglio. Rinviata al 2019 invece l’abolizione degli studi di settore, manovra attesa dei liberi professionisti. Confermata la rottamazione delle cartelle esattoriali: sarà possibile mettersi in regola per gli anni che vanno dal 2000 al 2017. La richiesta andrà inviata entro il 15 maggio 2018. Il pagamento rateale potrà essere spalmato su 5 mesi e il primo versamento andrà effettuato entro il 30 giugno 2018. Le scadenze successive saranno giugno, luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 e febbraio 2019. Le rate dovranno coprire l’80% del debito.

Le agevolazioni per le famiglie prevedono diverse misure.
Per le spese del trasporto pubblico c’è il Bonus Bus e Metro che prevede una detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ad autobus, metro e treni. Un’agevolazione riconosciuta fino ad un massimo di 250 euro.

Previsti sconti anche sulle utenze domestiche. New entry il Bonus acqua, che prevede uno sconto sulla bolletta idrica per i nuclei familiari con Isee inferiore a 8.107,50 euro, soglia che sale a 20.000 euro in presenza di più di 3 figli fiscalmente a carico. Lo sconto in bolletta sarà pari a 50 litri di acqua al giorno per ogni componente familiare.

Riconfermati il Bonus Luce e Gas, previsti per le famiglie con un Isee inferiore a 8.107,5 euro con meno di 4 familiari a carico, mentre per le famiglie con almeno 4 figli a carico il tetto è fissato a 20mila euro. Il bonus viene concesso senza limiti di Isee per le persone con gravi problemi di salute, che per mantenere funzioni vitali sono costrette ad utilizzare apparecchiature elettromedicali quali ad esempio attrezzature per emodialisi, pompe di infusione o ventilatori polmonari. Le domande per queste tipologie di bonus vanno presentate ai comuni di residenza o ai Caf.

Emanuele Lodolini
Emanuele Lodolini

«La nuova finanziaria votata prima di Natale – spiega il deputato anconetano Emanuele Lodolini – prevede un potenziamento delle misure di contrasto alla povertà. È stata infatti estesa la platea dei beneficiari del Reddito di Inclusione, e sono state incrementate le risorse, che erano minime, del fondo per la lotta alla povertà, ampliato dal 15 al 20% per il finanziamento degli interventi dei servizi sociali territoriali».

Novità di quest’anno il REI, Reddito di Inclusione Sociale, ossia la manovra introdotta dal Governo per combattere la povertà, che segue due filoni: da una parte un assegno mensile tarato sul numero dei componenti familiari e dall’altra un piano di reinserimento sociale e lavorativo. L’importo massimo previsto per l’assegno del Reddito di Inclusione è di 187,50 euro per 1 persona, 294,38 euro per due persone, 382,50 euro per 3 persone, 461,25 euro per 4 persone e 485,40 euro per 5 o più persone. L’assegno sarà erogato per 18 mesi ed è rinnovabile per altri 12 mesi, ma con una pausa di almeno 6 mesi tra la conclusione di un REI e l’inizio del successivo. I beneficiari del Reddito di Inclusione sono cittadini italiani e comunitari, o extracomunitari se in possesso di permesso di soggiorno (residenti in Italia da almeno due anni).

Per ottenere il sussidio economico verrà vagliato anche l’Isee e l’Isre (indice situazione reddituale), oltre che la situazione del patrimonio immobiliare e mobiliare. Tra i requisiti familiari per avere il REI, deve essere presente: un familiare di età inferiore ai 18 anni; un familiare con disabilità; una donna in stato di gravidanza; un familiare dai 55 anni in su, in stato di disoccupazione da almeno 3 mesi e che non percepisca altri sussidi di disoccupazione.  Il richiedente si impegna a sottoscrivere un piano per uscire dalla condizione di difficoltà. Le domande vanno inoltrate ai comuni di residenza.

Diverse le iniziative a sostegno della maternità e della famiglia. «Riconfermato il Bonus Bebè – spiega Emanuele Lodolini – che ora viene riconosciuto per un anno, per ciascun figlio nato o adottato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018 e consiste in un assegno di 960 euro all’anno. Un’altra misura importante è il raddoppio delle detrazioni fiscali per i figli a carico. La soglia delle detrazioni Irpef passa infatti da 2840 euro a 4000 euro. Incrementato anche il fondo per gli orfani di crimini domestici e femminicidio, con 7,8 milioni di euro per i tre anni 2018-2020».

Riconfermati anche i voucher per contribuire alle rette degli asili nido e delle baby-sitter «un assegno di 600 euro al mese per sei mesi – precisa Lodolini – una misura contenuta già nella legge di bilancio del 2016 che poi è stata riconfermata per il 2017 e il 2018. L’indennità di maternità viene estesa anche alle lavoratrici iscritte alla gestione separata dell’Inps e viene garantita anche in caso di mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro».

Introdotto il Bonus Neo Papà, che consiste in 5 giorni di congedo retribuito, concessi solo ai lavoratori privati, per la nascita di un figlio. Il Fondo Sostegno alla Natalità consentirà invece alle famiglie che hanno appena avuto un figlio o lo hanno adottato di recente, di accedere al credito tramite un prestito di importo massimo pari a 10mila euro da rimborsare in 7 anni. Lo Stato farà da Garante ai genitori nei confronti di banche e intermediari finanziari.

Altro traguardo importante che riguarda le donne è la cancellazione delle dimissioni in bianco contenuta nel pacchetto delle riforme del 2017 e riconfermata anche per il 2018. «Era una delle piaghe del mercato del lavoro che ci portavamo dietro – sottolinea il deputato – c’è una nuova procedura telematica per le dimissioni volontarie, con un codice identificativo progressivo, una data di trasmissione e una data di scadenza. Questo nuovo metodo pone definitivamente fine alla vergogna delle dimissioni che erano fatte firmare soprattutto alle più giovani al momento dell’assunzione e che poi venivano tirate fuori dal cassetto. In questo modo si previene l’abuso e tra l’altro c’è anche un meccanismo sanzionatorio che prevede multe fino a 30 mila euro per il datore di lavoro che modifica o altera i dati».

Prorogato e ampliato il Bonus Cultura, dedicato ai 18 enni, che prevede un contributo di 500 euro da spendere in beni e attività culturali, quali: cinema, musica, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti, parchi, teatro, danza, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera. Crescono le voci rimborsabili. Informazioni su https://www.18app.italia.it/#/

«Tutte queste iniziative – conclude Lodolini – raffigurano una “legislatura dei diritti” che si è conclusa a fine 2017.  Avevamo degli obiettivi ambiziosi, per questi cinque anni: fare alcune riforme importanti che, poi, abbiamo realizzato. Ma c’era anche la volontà di far progredire il “Sistema Paese” dal punto di vista dei diritti. E oggi, rispetto a cinque anni fa, possiamo dire che l’Italia è un paese con più diritti e opportunità, e meno tasse».

 

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