Attualità

Blue whale: oggi un incontro formativo a Osimo

Il primo "caso" accertato della provincia di Ancona si è verificato a Loreto e ha coinvolto un ragazzo, studente all'alberghiero di Loreto. Questo pomeriggio una tavola rotonda sull'argomento promossa dal Comitato per la salute e l'ambiente di Osimo Stazione e Abbadia con il circolo culturale +76

Osimo Stazione

OSIMO – «Tutti i ragazzi sanno cos’è, in molti hanno scaricato il diabolico decalogo dove una serie di prove disseminate in cinquanta giorni e in orari folli istigano giovani tra i 12 e i 17 anni al suicidio. Tutti ne parlano, la stampa e gli addetti ai lavori lanciano un grido di allarme “non sottovalutate il disagio”. Si chiama “Blue whale” ed è un gioco su Internet che all’estero ha seminato anche dei suicidi. Il problema non corre solo sui social, non ci è distante, è una trappola che può raggiungere con velocità anche i nostri figli. Prima di creare allarmismi il Comitato per la salute e l’ambiente di Osimo Stazione e Abbadia, con il circolo culturale +76, ha organizzato una pomeriggio informativo e formativo sulla delicata tematica. Dopo Luca Russo, analista forense, e Marianna Agostinelli, psicologa, seguiranno gli interventi dei docenti, degli educatori sportivi e soprattutto dei ragazzi».

Per promuovere l’evento di oggi, lunedì 5 giugno alle 18, il comitato ha divulgato la nota e aspetta chiunque voglia essere informato nei locali della scuola media di Osimo Stazione.

L’unico episodio accertato in Valmusone si è verificato a Loreto. Qualche taglio sul braccio è “bastato” per mandare tutti in allarme. Si sono confrontati prima tra di loro e poi i suoi compagni di classe hanno denunciato il fatto al professore a scuola e da lì, passando per la vicepreside e il dirigente scolastico, il caso è venuto a galla, terribile nella sua semplicità, quasi ingenua. «Sì, ho provato a giocare al “Blue whale”, ho sentito parlarne e volevo provare», ha confessato quel ragazzino. Il giovane ne ha appena compiuti diciotto di anni e frequenta l’alberghiero “Einstein Nebbia” di Loreto. A scuola è arrivata la Polizia postale. «Il ragazzo, la cui identità resterà protetta dall’anonimato, è rimasto incuriosito da questo gioco ridicolo quanto micidiale – ha detto il preside dell’istituto Gabriele Torquati -. Dopo questo episodio l’allerta è massima. Temo molto l’effetto emulativo. È importante, se qualcuno nota qualcosa, denunciare subito».

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