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«Bisogna riaprire, se qualcuno muore pazienza»: Guzzini (Confindustria Macerata) lancia la frase choc, poi si scusa

Sono subito arrivate le reazioni di sindacati e Cna Macerata. Poi le scuse dello stesso presidente della confederazione, riguardo le parole dette durante l'incontro "Made for Italy" tenutosi ieri, 14 dicembre

Domenico Guzzini

MACERATA – «Io penso che le persone sono un po’ stanche di questa situazione e vorrebbero alla fine venirne fuori; anche se qualcuno morirà, pazienza, ma così diventa una situazione impossibile per tutti». Sono le parole del presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini pronunciate ieri pomeriggio durante l’incontro organizzato dall’associazione degli industriali maceratesi dal titolo “Made for Italy” durante il quale si stava discutendo della crisi economica del settore moda che ha coinvolto il Paese.

Una frase per la quale non sono tardate ad arrivare le reazioni da parte delle associazioni e dei sindacati come non sono tardate ad arrivare le scuse del presidente di Confindustria Macerata.

«La paura per la malattia, lo stress provocato dalla mancanza di socialità, la pesantissima crisi economica che sta colpendo tante imprese: tutto vero e reale ma nulla può giustificare o attenuare la gravità di una frase del genere. È anzi un’aggravante che a pronunciarla non sia l’ultimo analfabeta digitale su un qualsiasi social network ma il più alto rappresentante di una associazione di categoria sul territorio in un evento ufficiale – il commento del presidente di Cna Macerata Giorgio Ligliani -. La disumanità di quella frase non è tollerabile, faccio fatica solo ad ascoltarla. Tutti siamo stanchi di questa situazione; le imprese chiedono chiarezza e preferiscono magari aspettare ma per poi riaprire definitivamente e senza limitazioni. Chi ha un ruolo di guida deve sempre pesare ogni singola parola perché non parla solo a suo nome ma, attraverso di lui, è un’intera categoria a far sentire la propria voce» ha concluso il presidente di Cna Macerata.

Sulla questione sono intervenuti anche Daniel Taddei, Rocco Gravina e Manuel Borglia, rispettivamente segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. «Sono parole inammissibili quelle espresse da Domenico Guzzini; inaccettabili da chiunque ma se dette dal presidente di Confindustria di Macerata, assumono un aspetto ancor più terrificante perché pronunciate in un contesto pubblico e alla presenza del presidente della Regione Francesco Acquaroli e Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata – spiegano i sindacati -. La naturalezza con cui ha proferito questa mostruosità fa nascere il sospetto che questo pensiero sia, in certi ambienti, comune e condiviso e sveli la vera natura delle logiche che muovono certa imprenditoria. La tutela della salute e della sicurezza è l’esigenza primaria sia per lavoratori che per cittadini, garantirne la massima attuazione dentro e fuori i luoghi di lavoro, dovrebbe essere una priorità per tutti».

In mattinata sono arrivate anche le scuse del presidente di Confindustria Guzzini. «Sinceramente chiedo scusa a tutti e in particolare alle famiglie toccate dal dramma del Covid per la frase che ho pronunciato ieri nel corso del Forum Made For Italy – ha detto il presidente -. Ho sbagliato nei contenuti e nei modi. Parlavo della vita aziendale e delle prospettive del lavoro e invece, preso dalla discussione ho fatto un’affermazione sbagliata, che non raffigura il mio pensiero né tanto meno quello dell’Associazione che rappresento. Sono molto addolorato per la dichiarazione che, quando ho riascoltato ho realizzato quanto fosse grave e distante da ciò che penso. Cioè che il bene più importante della vita di ognuno di noi siano la salute e la famiglia».

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