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Marche, Biancani sul fotovoltaico: «Sì agli incentivi, ma la Regione dica no ai pannelli nei terreni agricoli»

Il consigliere Pd ha presentato un'interrogazione: «Il rischio è che ci sia la corsa a posizionarli nei campi che sono un valore e vanno tutelati»

PESARO – Impianti fotovoltaici strategici, ma attenzione ai terreni agricoli. È quanto rileva il consigliere regionale Andrea Biancani. «Sia il PNRR che il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) 2030, puntano molto sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, per rilanciare l’economia e andare verso soluzioni più sostenibili per l’ambiente. 

Tra gli impianti figurano, naturalmente, anche quelli fotovoltaici, i quali possono essere realizzati in diversi modi. Difatti, un impianto fotovoltaico può avere varie dimensioni ed essere ubicato a terra o sui tetti o anche rialzato, rispetto al terreno, per consentire comunque delle attività a terra, come nel caso degli impianti nei parcheggi o degli impianti agrivoltaici, dove sotto al pannello è possibile continuare a coltivare. 

Il governo, con il Decreto Semplificazione Bis li ha considerati impianti strategici e ha previsto alcune agevolazioni per la loro installazione. Ha infatti riammesso gli impianti agrivoltaici tra quelli che hanno accesso a finanziamenti nazionali e ha classificato tutti gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili come “opere di pubblica utilità, indifferibili e urgenti». 

Biancani fa un passo indietro: «Nelle Marche sappiamo già, purtroppo, cosa vuol dire la corsa al fotovoltaico a terra. Undici anni fa, prima che un’apposita delibera regionale, nel 2010, stabilisse i criteri per le aree idonee e non idonee alla realizzazione di tali impianti, si sono consumati centinaia di ettari di terreni, sottratti alla produzione agricola, in favore di quella energetica, con un notevole impatto anche sul paesaggio. 
Dobbiamo puntare alle rinnovabili ma evitando che si torni a mettere impianti fotovoltaici a terra nei terreni agricoli. 

Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale, sottoscritta da Micaela Vitri e dal gruppo PD, per chiedere alla Regione di provvedere rapidamente ad aggiornare le linee guida regionali sugli impianti fotovoltaici, in vigore dal 2010, per essere sicuri di garantire la salvaguardia del territorio, del paesaggio, dell’agricoltura e del turismo. La Regione Marche deve governare lo sviluppo di questi impianti, non ostacolandone la costruzione, ma fissando dei paletti e dando dei punti di riferimento che prediligano gli impianti meno impattanti dicendo no alla loro realizzazione nei terreni utilizzati dell’agricoltura.

Nel caso del fotovoltaico dovremmo, ad esempio, puntare a impianti realizzati sul costruito, utilizzando tetti di edifici agricoli, produttivi e residenziali, limitando gli impianti a terra a quei terreni privi di utilizzo agricolo o alle aree urbane compatibili con impianti rialzati, come ad esempio i parcheggi».

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