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Basement, la rassegna dedicata alla street art a Jesi fa il pieno e chiede il sostegno delle istituzioni

La collaborazione tra pubblico e privato, l’impegno dei singoli e delle istituzioni hanno determinato il successo dell'iniziativa. Cinquemila le presenze, considerati gli ingressi in Pinacoteca, quelli alla mostra mercato nella Galleria Cotton Club e allo spazio comune autogestito Tnt

Da sinistra Giacomo Monachesi, Jerry Brigante e Andrea Refi

JESI – Soddisfatti per l’esito della rassegna “Basement, art and street culture” svoltasi a Jesi il 17, 18 e 19 novembre scorso, gli organizzatori tirano le somme e chiedono il sostegno di tutti per portare avanti l’iniziativa.

Una delle esposizioni
Una delle esposizioni

«Sono state cinquemila le presenze al Basement se consideriamo gli ingressi in Pinacoteca, quelli alla mostra mercato nella Galleria Cotton Club e allo spazio comune autogestito Tnt, che da solo ha superato quota seicento – spiegano gli organizzatori della rassegna Andrea Refi “Sonny Alabama”, Giacomo “Mona” Monachesi e Jerry “Brigante” Stura – In occasione di Basement, i locali coinvolti hanno incrementato le presenze del 30% rispetto al solito. Siamo molto soddisfatti di aver messo insieme diverse realtà dalle istituzioni, alle associazioni, compresi i locali privati e il Tnt: scopo di Basement è infatti quello di vivere, recuperare e abbellire gli spazi dimenticati della città. Ringraziamo tutte le persone che ci hanno sostenuto».

Nell’ambito della rassegna, si chiude domenica 3 dicembre la mostra delle opere di Nicola Alessandrini e Lisa Gelli a Palazzo Pianetti.

Il-libro-di-Tony-Graffio
Il libro di Tony Graffio
Le opere di Lisa Gelli esposte in Pinacoteca

Grande eco in città e non solo per la rassegna dedicata all’arte di strada, allo skateboard, al mondo del tatuaggio, del fumetto, della grafica, della poster art, dell’illustrazione, della custom culture e di tutte le arti visive affini al Rock’n’Roll e alla musica in genere.

Tanto che proprio in quei giorni è esplosa una petizione online, curata da alcuni giovanissimi jesini, per chiedere uno skatepark. «Ci sarà un’altra edizione – garantisce il trio – Vogliamo continuare su questa strada. Ci siamo fatti conoscere dalle istituzioni cui chiediamo di continuare a sostenerci: hanno tutto da guadagnare da  questa manifestazione così articolata, il supporto di tutti è fondamentale. Nonostante questa sia stata la sesta edizione di Basement, è stata la prima così vasta per persone coinvolte e per estensione geografica ed ha coinvolto molti artisti della zona». Il Comune di Jesi ha sostenuto la manifestazione finanziando la stampa di volantini e manifesti, e con i totem in piazza della Repubblica.

Le opere di Nicola Alessandrini esposte in Pinacoteca

Prezioso il contributo della Pinacoteca. Il resto dell’organizzazione è stato messo dai privati e dalle associazioni. Stamattina in Pinacoteca Andrea Refi “Sonny Alabama”, Giacomo “Mona” Monachesi e Jerry “Brigante” Sura hanno presentato il libro “Musica in cantina. Viaggio nell’immaginario underground della Rock poster art italiana” scritto dal giornalista documentarista di Milano Tony Graffio, che ha partecipato alla scorsa edizione del Basement dando un importante contributo organizzativo. Il volume, tra le altre, raccoglie interviste a molti degli artisti ospitati a Jesi che complessivamente sono stati più di quaranta provenienti da tutta Italia.

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