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Barriere architettoniche, sono 1574 a Jesi

Giovedì 20 alle 18 a Palazzo dei Convegni si parlerà di questo argomento con il sindaco Massimo Bacci, il consigliere Andrea Torri, i tecnici comunali ed esperti del settore. L'associazione Luca Coscioni lamenta il ritardo nella regione dell'attuazione del Peba, il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche

JESI – Sono 1.574 gli ostacoli individuati dal Comune di Jesi in città, di cui 185 sono gradini, 844 gli ostacoli per la mancanza di smussi, 46 quelli generici, 314 rampe con pendenza eccessiva, 185 le strettoie. Giovedì 20 alle 18 a Palazzo dei Convegni si parlerà proprio di questo in un incontro dal titolo “Barriere architettoniche: abbattiamole insieme”, con il sindaco Massimo Bacci, il consigliere Andrea Torri, i tecnici comunali ed esperti del settore.

«L’abbattimento delle barriere architettoniche – fa sapere il Comune in una nota – sarà sviluppato non più con iniziative isolate o estemporanee, ma con puntuali interventi previsti da un vero e proprio Piano operativo che contempla tanto gli edifici, quanto gli spazi pubblici». Si tratta del Peba, piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Nel merito entra l’associazione Luca Coscioni che lamenta di non essere stata invitata all’incontro, nonostante l’impegno profuso sulla questione: «Il Peba doveva essere adottato già da 30 anni – precisa Renato Biondini segretario della cellula anconetana dell’associazione -. Nelle Marche siamo stati noi dell’associazione Luca Coscioni, dal 2012 a sollevare la questione dei Peba richiedendo ai sei comuni capoluogo e alle cinque province, nonché alla Regione Marche il rispetto della legge 41 del 1986 che obbligava tutti gli enti locali ad adottare un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche».

L’associazione ricorda, inoltre, di aver organizzato nel 2013 la passeggiata in carrozzina a cui hanno partecipato esponenti politici jesini di tutti gli schieramenti. Si era partiti da Villa Borgognoni per arrivare al Carlo Urbani tra difficoltà di ogni tipo per le carrozzine, dai gradini ai marciapiedi troppo stretti. «Siamo sempre noi – continua – che in Regione abbiamo fatto presentare una interrogazione in Consiglio regionale per far rispettare questa legge 41 del 1986, è grazie all’associazione Luca Coscioni che il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato a dicembre del 2014 una risoluzione che impegna la Giunta regionale a nominare i commissari ad acta per l’adozione dei Peba nelle amministrazioni inadempienti. Siamo sempre noi che visto nonostante diversi incontri, lettere, e varie sollecitazioni abbiamo dovuto presentare delle denunce/esposto alla Procura della Repubblica di Ancona contro il comune di Ancona e quello di Loreto perché fuori legge in tema di Peba».

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