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Balneari, San Benedetto del Tronto estende le concessioni per un anno. Montagnoli (Sib): «Si definisca presto la situazione»

La richiesta dei balneari è che si definisca presto la questione sulla base della non sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, come accertato dal tavolo tecnico del governo

Porto San Giorgio

ANCONA – Mentre il governo centrale è al lavoro per chiudere il cerchio sulla questione dei balneari, appesi alla direttiva Bolkestein, la giunta comunale di San Benedetto del Tronto ha esteso di un anno (fino al 31 dicembre 2024) la validità delle concessioni vigenti, in modo, questa la motivazione della giunta, da consentire agli operatori economici di programmare le loro attività.

ll tema delle concessioni balneari è stato anche «al centro di una informativa in Consiglio dei Ministri nel corso del quale l’esecutivo ha approvato una lettera di indirizzo da inviare ai comuni per informare sulla possibilità di estendere la validità delle concessioni balneari per un altro anno» spiega Romano Montagnoli, presidente regionale del Sib, sindacato italiano balneari.

Romano Momtagnoli, presidente regionale Sib Confcommercio (Sindacato Italiano Balneari)

Intanto il governo entro metà gennaio dovrà inviare a Bruxelles un parere sui balneari. L’estensione rappresenta una soluzione, spiega Montagnoli, «per avere più tempo, nell’attesa di adottare i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile» che consentirebbe di non applicare la direttiva Bolkestein e quindi di salvaguardare gli attuali operatori delle concessioni demaniali vigenti.

«È opportuno evitare che le amministrazioni competenti assumano iniziative disomogenee – dice Montagnoli – perché potrebbero avere ripercussioni negative sul sistema economico e sociale legato alle concessioni per finalità turistiche e ricreative».

La richiesta dei balneari è quella che «si definisca presto la questione sulla base della non sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, come accertato dal tavolo tecnico del governo. Gli operatori chiedono certezze per uscire da una situazione di limbo che va avanti ormai da quasi 14 anni (2010)».

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