Pesaro

Aumentano i costi dei cantieri: Pesaro attinge ai fondi Foi per il San Domenico, palazzo Almerici e scuola Manzoni

L'assessore Pozzi: «Scostamento necessario per l'aumento delle materie prime». Andreolli: «Speculazione del bonus 110»

PESARO – San Domenico, Palazzo Almerici: nuovi fondi per contenere gli aumenti dei costi energetici e delle materie prime e poter andare avanti con i contenitori della città.

Il consiglio comunale di Pesaro ha approvato con 17 voti favorevoli e 7 astenuti la “Variazione al Pieno triennale delle Opere pubbliche”.

«Nasce da un’opportunità derivata da uno stravolgimento che ha interessato l’intero comparto dell’edilizia privata dei cantieri pubblici negli ultimi anni – ha detto Pozzi -. La variazione ci permette di attingere al fondo FOI (Fondo Opere Indifferibile) per compensare gli aumenti esponenziali che hanno interessati i costi dei cantieri, dovuti al caro delle materie prime e non solo, e pari al 20-25%. Il fondo si limita al 10% ma è una prima opportunità che abbiamo, come Comune, per incrementare le risorse già stanziate e inserite nel Piano triennale, in particolare per 4 interventi». Il primo è quello del San Domenico, «A cui andiamo ad aggiungere 760mila euro (circa +10%) ai 7,7milioni già previsti. Aumentano entrambi i canali di finanziamento (Pinqua e PNRR) dell’intervento di Palazzo Almerici (+440mila e +480mila)». Si aggiungono anche le risorse (+58mila euro ai 657mila previsti) per l’intervento alla mensa della Pirandello, «che restituirà ulteriore superficie all’IC Pirandello liberando gli spazi amministrativi e dando nuove soluzioni di turnazione alle aule».

Nella variazione viene poi inserito l’intervento della scuola Manzoni, «Una nuova opera, e tutt’altro che secondaria – spiega Pozzi -, perché quando s’interviene sulle scuole è sempre motivo di grande orgoglio. L’Amministrazione ha intercettato, un anno fa, i fondi previsti da un bando per il quale aveva presentato due progetti (uno per la Manzoni, l’altro per la Manzi di via Confalonieri) per consentire un “adeguamento sismico” (non il miglioramento) in grado di far diventare le strutture nZeb. Degli oltre 100 edifici candidati solo 5 hanno ottenuto il finanziamento dalla Regione. Tra queste la Manzoni di Pesaro che ha avuto 5,5milioni di contributi. Fondi che permetteranno un ampliamento e la diversa suddivisione degli spazi interni. E che darà risposte importanti all’intero quartiere perché nel progetto è prevista una sala polifunzionale e multimediale che potrà essere usata anche nel pomeriggio e nelle ore serali per tenere viva quella socialità fondamentale per un quartiere come quello di Villa San Martino.  

Per il leghista Andreolli «La variazione di oggi è quasi un atto dovuto» a «un’occasione che si è presentata perché stiamo vivendo il fallimento dei più grandi piani sbagliati degli ultimi tempi, legato alla bolla speculativa che si è creata intorno al bonus 110 e di cui i Comuni sono le prime vittime. Dobbiamo prendere molti degli insegnamenti che giungono da questa situazione. Tra questi, il fatto che gli investimenti vanno fatti quando è il momento opportuno e dove c’è forte una presenza pubblica negli interventi di efficientamento energetico». 

Montesi ha rilevato: «Modifichiamo il Piano triennale per inserire dei finanziamenti importanti. La giunta ha intercettato fondi per centinaia di milioni di euro; una cifra epocale, frutto della capacità del sindaco di interagire con i ministeri e di quella dell’Amministrazione in generale di progettare e programmare. Andrà a supportare una grande stagione di rigenerazione e renderà Pesaro più attrattiva».  

Thomas Nobili ha evidenziato: «La delibera evidenzia anche un altro aspetto: avere un bilancio sano ci ha fatto stare più tranquilli a fronte dell’impennata dei prezzi». C’è poi un altro dato che viene evidenziato: «Il Comune ha potuto attingere a questo ulteriore finanziamento perché ha rispettato alla perfezione i tempi previsti dal PNRR. La struttura tecnica ha funzionato nel miglior modo possibile. 

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