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Auchan-Conad, i lavoratori del deposito di Osimo in sit-in: «Vogliamo risposte»

Il dipendenti del magazzino Xpo hanno manifestato tutta la loro preoccupazione per una vertenza sempre più complessa. Al loro fianco i sindacati

Auchan-Conad
Il sit-in dei lavoratori del deposito Xpo di Osimo

ANCONA – «Stiamo vivendo un’agonia lenta, il magazzino si svuota e noi non abbiamo risposte». Nelle parole di Massimo Bufarini, dipendente 59enne del deposito osimano Xpo Logistics, passa tutta la preoccupazione dei lavoratori del magazzino che rifornisce i punti vendita ex Auchan interessati dall’operazione di acquisizione da parte di Conad.
I dipendenti della logistica ieri pomeriggio (13 febbraio) hanno manifestato davanti al piazzale del deposito di via Edison ad Osimo per accendere i riflettori sulla situazione sempre più critica che stanno vivendo. Al loro fianco Filcams Cgil, Fisascat e Fist Cisl, e Uiltucs Uil, instancabili compagni di viaggio e di battaglia per i lavoratori in questa complicata vertenza. «Vogliamo risposte» hanno chiesto coralmente, invocando dalla Regione Marche un intervento più incisivo.

«Non sappiamo niente di niente – spiega Mauro Costantini, 47 anni da 20 circa in Xpo – e ci sentiamo presi in giro». Nonostante le risposte non arrivino, il timore dei lavoratori è quello che il deposito chiuda presto anche perché con il progredire dei cambi di insegna dei punti vendita il lavoro si sta riducendo al minimo.

«Immaginiamo già quale sarà l’esito purtroppo – spiega Paolo Ingegnere, 53 anni, da 33 in servizio nel magazzino Xpo -. Il deposito si sta svuotando e con i passaggi dei negozi il volume di attività è calato del 70%. Se continueranno a non darci risposte cominceremo a premere sull’acceleratore, anche perché le speranze di avere lavoro ci sono: i magazzini Conad sono pieni e stanno lavorando oltre misura, quindi potrebbero già mettere al sicuro le persone arrivate vicino alla pensione, alcuni possono essere sistemati, ma a quanto sembra manca la volontà. Basterebbe darci delle risposte e dirci chiaramente se si chiude oppure no. Abbiamo il diritto di saperlo».

Flavio Selvetti, 56 anni, da 33 alle dipendenze del deposito, ricorda che «all’inizio eravamo 196 persone, poi negli anni la forza lavoro si è ridotta e oggi siamo poco più di 100». Certo mai avrebbero potuto immaginare di trovarsi in una situazione simile: «Stiamo vivendo malissimo quello che sta accadendo. Eravamo un centro di distribuzione molto importante che serviva fino a qualche mese fa da Forlì fin quasi a Bari. Ora però manca il lavoro e questo è inaccettabile perché è stato dato a qualcun altro. Eppure la soluzione ci sarebbe, essendoci altri due depositi, uno al nord e l’altro al sud, noi potremmo occuparci del centro e gli altri del resto. Alla Regione chiediamo che intervenga in maniera forte come si sono mosse già da molto tempo altre Regioni».

Uno dei camion che stanno trasportando fuori regione le merci dal deposito osimano Xpo

«La situazione che stiamo vivendo è indescrivibile – dichiara Graziano Braconi, 58 anni e 35 di lavoro in Xpo -. La nostra sensazione è quella che chiuderemo presto. Finora abbiamo sopperito con ferie e permessi, ma adesso? Inoltre nel mese di marzo ci saranno ulteriori passaggi di punti vendita, uno dei quali è l’Auchan di Ancona, ma noi restiamo senza risposte».

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