Senigallia

Assemblea infuocata sull’impianto per i rifiuti al Cesano di Senigallia – FOTO

Molto partecipato l'incontro - almeno 400 persone - per discutere dell'ipotesi proposta dalla Eco Demolizioni in un'area agricola a poche centinaia di metri di distanza dalle case, dal circolo e dalla scuola

SENIGALLIA – Si è svolta giovedì sera, 5 settembre, l’accesa assemblea pubblica sul tema dell’impianto per lo stoccaggio e trattamento dei rifiuti urbani non pericolosi che la ditta Eco Demolizioni srl aveva proposto di realizzare al Cesano di Senigallia. E proprio nel circolo della frazione si è tenuto l’incontro – molto partecipato – tra l’amministrazione comunale e i cittadini.

Almeno 400 le persone che hanno affollato la sala dell’assemblea situata proprio a circa 500 metri dal luogo dove dovrebbe sorgere l’impianto. Per l’amministrazione comunale sono intervenuti il sindaco Mangialardi e il vicesindaco Memè i quali hanno tentato di chiarire diversi aspetti del progetto e dell’iter procedurale di fronte a una platea decisamente in fermento.

Tra le questioni sollevate c’è stata innanzitutto la tempistica, aspetto su cui i cittadini hanno più volte interrotto la relazione del sindaco dimostrando quando l’argomento sia sentito tra i residenti del Cesano ma non solo. Mangialardi e Memè hanno ripercorso le tappe dell’iter, dal primo progetto presentato alla Provincia di Ancona a dicembre 2018 fino alla presentazione di un secondo elaborato il 27 agosto scorso e alla comunicazione al Comune avvenuta uno o due giorni dopo. Proprio dal 29 agosto poi sono cominciate a diffondersi sulla stampa e tra i cittadini voci più o meno corrette su ciò che per il momento rimane solo un progetto sulla carta, che ancora non ha ricevuto alcuna autorizzazione o permesso.

Molto sentita nell’assemblea anche la questione della trasparenza: il sindaco è stato accusato più volte di sapere ma di non aver riferito nulla ai cittadini ma si è difeso sostenendo che del progetto del 21 dicembre 2018 il Comune di Senigallia non era stato informato: la Provincia ha infatti mosso delle osservazioni che hanno spinto la ditta proponente – la Eco Demolizioni ha in subappalto la pulizia dell’arenile senigalliese – a modificare l’ipotesi progettuale. Solo questa seconda versione sarebbe stata comunicata al Comune che, appena letto il progetto, aveva già in mente di organizzare un incontro pubblico come rivelato proprio a Centropagina.it.

Molto partecipata l'assemblea sull'impianto per i rifiuti al Cesano di Senigallia
Molto partecipata l’assemblea sull’impianto per i rifiuti al Cesano di Senigallia

Altro aspetto considerato più volte nel corso della serata è stato il quantitativo di rifiuti che verrebbe trattato nell’impianto al Cesano. Il vicesindaco Memè ha precisato – come il giorno prima in consiglio comunale – che saranno (in caso di approvazione del progetto) 90mila le tonnellate annue di rifiuti trattati e di questi circa un 18% (pari a quasi 15mila tonnellate) la soglia di rifiuti derivanti dalla pulizia dell’arenile senigalliese. Il resto saranno principalmente derivati di costruzioni e demolizioni (35mila tonnellate annue stimate).

Molti i consiglieri comunali presenti all’assemblea, a partire dal presidente del Consiglio Dario Romano: Giorgio Sartini (Sbc), Stefania Martinangeli (M5s), Mauro Gregorini (Art.1-Mdp), Davide Da Ros (FdI) assieme al consigliere dell’Unione dei Comuni Massimo Bello (FdI). Tra gli interventi più applauditi, ci sono stati quello di Marco Giardini che ha contestato la scelta dell’area agricola quando a disposizione ci sono diversi capannoni industriali in disuso e invocato una maggiore sensibilità da parte di tutti al tema dell’ambientalismo «non solo quando ci tocca da vicino»; ma anche quello dell’avvocato Corrado Canafoglia dell’Unione nazionale consumatori, il quale ha chiesto di poter avere una prova da parte del Comune di aver effettivamente chiesto alla ditta il ritiro della proposta come affermato dai vertici comunali in più d’una occasione.

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