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Ascoli promuove i suoi percorsi naturalistici in Germania. Ma il rilancio turistico è arduo

A Treviri, città gemellata con il capoluogo piceno, esce una pubblicazione con un reportage sugli itinerari del Grande Anello dei Borghi Ascolani. La parola agli albergatori

ASCOLI PICENO – Catturare il mercato tedesco in vista della possibile ed auspicata ripartenza del movimento turistico. Con questo obiettivo il Comune di Ascoli si promuove in Germania, e in particolare nella città gemellata con il capoluogo piceno. Parliamo di Treviri, luogo in cui sarebbe nato nel terzo secolo dopo Cristo, il patrono S.Emidio (vescovo cattolico poi morto ad Ascoli).

Nei giorni scorsi in quella cittadina è apparso su una pubblicazione locale distribuita ai residenti in 55 mila copie, un ampio e dettagliato articolo sulle bellezze del territorio piceno.

Al centro del servizio soprattutto il nuovo itinerario naturalistico del Grande Anello dei Borghi Ascolani. Descrizioni e immagini suggestive di un percorso di 100 km, da percorrere a piedi o in bicicletta che presenta i paesaggi naturali e i borghi collinari che si sviluppano a nord ovest del capoluogo. Ideato dalle guide Massimo Scendoni ed Emanuela Corradetti, il Gaba si può realizzare in 14 tappe, scoprendo le zone più selvagge e intatte della zona montana più vicina ad Ascoli, con partenza ed arrivo in città.

Un itinerario turistico che quindi può affascinare una parte dei visitatori tedeschi, appassionata delle bellezze ambientali e che magari sceglie di andare oltre la semplice vacanza balneare con piccole puntate in musei e luoghi d’arte tradizionali.

Cosi il sindaco Marco Fioravanti commenta l’iniziativa: «Un’opportunità importante per la promozione dei nostri luoghi , che valorizza l’intervento del Comune per il Grande Anello dei Borghi ascolani, ne loda i punti panoramici e la valenza naturalistica. Il supporto nella promozione da parte della città di Treviri – aggiunge Fioravanti – rinnova e consolida, ancora una volta, il rapporto di amicizia e collaborazione tra i due territori».

La pubblicazione, che valorizza un progetto nuovo e originale presentato nel 2020, ma che  ancora non è stato sviluppato appieno per via del covid, può certamente contribuire a migliorare l’immagine anche estera di Ascoli e del suo vasto e poco noto entroterra. Ma cosa ne pensano gli albergatori della città, che quei turisti dovrebbero accogliere si spera già dall’estate?

«Ogni iniziativa di promozione in quanto tale è positiva – dichiara Andrea Taddei, direttore dell’Albergo S.Emidio, nel centro storico del capoluogo piceno -. Ma forse i programmi mirati ad una sola realtà sono limitati: sarebbe più utile investire su progetti di larga scala in tutta Europa, con risorse da distribuire in più paesi. E poi rilanciare eventi unici e particolari come la Quintana, che in periodo estivo può incuriosire e attrarre molti visitatori sia italiani che stranieri».

Tutto questo per invertire una rotta che nell’ultimo anno ha fatto crollare gli affari delle imprese alberghiere, della ristorazione e della filiera collegata, già in forte sofferenza da 5 anni a causa dell’impatto negativo – in termini di immagine – prodotto dalla paura del terremoto.

«Dal sisma in poi abbiamo fatto molta fatica a risalire la china – ricorda Taddei – ed ora non ci voleva anche la crisi sanitaria. Le prenotazioni per l’estate sono ancora poche, e riguarda in maggioranza italiani per il mese di agosto. Tutto ciò non può bastare e occorre potenziare la promozione sia nei paesi europei che in quelli di altri continenti, per vedere dei risultati».

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