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Ad Ascoli Piceno un ulivo in memoria di Giovanni Palatucci che salvò più di 5000 ebrei

Dinanzi all'albero una targa per ricordare il vice commissario aggiunto di pubblica sicurezza, reggente della Questura di Fiume sino al 13 settembre 1944, che salvò tanti ebrei dai campi di sterminio

Ascoli

ASCOLI PICENO – In piazza Matteotti, ad Ascoli, è stato piantato dalla Polizia di Stato in collaborazione con l’amministrazione comunale un albero di ulivo in memoria di Giovanni Palatucci.

Oggi, 10 febbraio 2021, alle ore 09, innanzi alle autorità civili e militari avverrà lo scoprimento della targa collocata dinanzi all’ulivo che ricorda la figura di Giovanni Palatucci. 

Giovanni Palatucci

Giovanni Palatucci, vice commissario aggiunto di pubblica sicurezza, fu reggente della Questura di Fiume sino al 13 settembre 1944, quando fu arrestato dai tedeschi delle SS e internato il 22 ottobre successivo nel campo di concentramento di Dachau dove morì di stenti il 10 febbraio 1945.

Durante la sua permanenza a Fiume, Palatucci ebbe modo di conoscere l’impatto che le leggi razziali ebbero sulla popolazione ebraica. In quel contesto, cercò di fare quello che la sua posizione gli permetteva, creando attraverso una rete di amici una strada per salvare tanti ebrei dai campi di sterminio. Un calcolo approssimativo ha stimato in più di 5.000 il numero di persone che Giovanni Palatucci aiutò a salvarsi durante tutta la sua permanenza a Fiume.

Giovanni Palatucci è salito agli onori sia in Israele (dove è Giusto tra le nazioni dal 1990), sia presso la Chiesa Cattolica (per la quale è Servo di Dio dal 2004), sia presso la Repubblica Italiana (per la quale è Medaglia d’oro al merito civile dal 1995).

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