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Offida, morti sospette in una Rsa: infermiere 57enne in manette

L'uomo, residente a Grottammare, è stato ritenuto presunto responsabile di 8 omicidi volontari e 4 tentati omicidi ai danni degli anziani ospiti della struttura. I fatti, accaduti tra il 2017 e il 2019. A condurre le indagini il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Ascoli Piceno

Carabinieri (Foto di Barbara Bonanno da Pixabay)

ASCOLI PICENO – È finito in manette l’infermiere 57enne ritenuto presunto responsabile di 8 omicidi volontari e 4 tentati omicidi compiuti all’interno della Rsa di Offida dove prestava servizio da anni, sugli ospiti anziani della struttura. Ad allacciare le manette ai polsi dell’uomo, accusato di omicidio aggravato, continuato, di tentato omicidio aggravato, continuato, oltre che di lesioni gravi, sono stati i Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno che alle prime ore dall’alba hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Ascoli Piceno. L’uomo era già stato allontanato dalla struttura.

Le indagini sui fatti, avvenuti tra il gennaio 2017 e il febbraio 2019, erano partite in seguito alla segnalazione di una operatrice socio sanitaria della struttura che aveva riferito alcune stranezze ai carabinieri dopo aver tentato invano di essere ascoltata dai colleghi della struttura. Le indagini del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Ascoli Piceno in collaborazione con il Norm della Compagnia Carabinieri di San Benedetto del Tronto e della Stazione Carabinieri di Offida, hanno portato alla luce gli odiosi fatti: l’infermiere, residente a Grottammare, eseguiva ripetute e indebite somministrazioni di farmaci come promazina (un farmaco neurolettico), insulina (in soggetti non diabetici) e anticoagulanti, che in dosaggi non previsti o elevati, finivano per causare la morte dei poveri anziani. Inoltre l’uomo, somministrando farmaci non prescritti o in dosi eccessive, ha abusato dei suoi poteri e violato i suoi doveri di infermiere.

Acquisite le documentazioni mediche e ascoltati numerosi testimoni, incluse le famiglie degli ospiti, i Carabinieri hanno chiuso il cerchio intorno all’infermiere, ricostruendo minuziosamente quanto accaduto. Alle complesse indagini coordinate dalla Procura Repubblica di Ascoli Piceno ha collaborato anche l’Unità Operativa di Medicina Legale dell’Asur di Ascoli Piceno, che rilevato tra l’altro anche che gli indici di
mortalità della Rsa di Offida mostrava un deciso picco di mortalità fra il 2017 e 2018, con più del doppio dei decessi rispetto alle altre due strutture della zona. Decisive le autopsie su due salme. Alla valutazione delle decine di cartelle cliniche hanno partecipato anche due specialisti dell’Università di Macerata.

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