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Arteconi possibile quinto candidato

Si è costituito il comitato Fabriano diversa democratica progressista che potrebbe anche sfociare in una lista per le comunali di giugno. Il ginecologo in pensione potrebbe essere il candidato a sindaco. In lizza anche il giovane Andrea Giombi

Alcuni componenti del comitato

FABRIANO – Si chiama Fabriano diversa democratica progressista. Oggi è un comitato. Domani potrebbe essere una lista con un candidato a sindaco proveniente dalla cosiddetta società civile. In pole position, eventualmente, Vinicio Arteconi o Andrea Giombi.
Movimenti a sinistra a Fabriano. Alle elezioni potrebbe esserci anche un candidato di area. Si rifletterà nei prossimi giorni. Intanto, è stata ufficializzata la nascita del comitato Fabriano diversa democratica progressista. Ne fanno parte Katia Silvestrini, Pino Falzetti, Mauro e Andrea Giombi, Terenzio Baldoni e Francesco Spedaletti, «e speriamo tanti altri ancora che vorranno con noi condividere un percorso», dichiarano i fondatori.

«Sull’importantissimo risultato del comitato per il No, che ha visto affermare i valori della Costituzione anche a Fabriano, nasce nella nostra città un comitato, un osservatorio di centro sinistra, per una Fabriano diversa, democratica e progressista, che ha come priorità massima e incontrovertibile, la sincera tutela dei diritti sociali, ma che ambisce ad essere una sinistra nelle Istituzioni e non massimalista. Pertanto la tutela del lavoro, del nostro ospedale Engles Profili, dell’istruzione, dell’ambiente, della viabilità, della piccola impresa, del mondo agro alimentare che ascolti le esigenze giovanili. Un comitato che ambisce a dialogare con il mondo delle associazioni e che voglia risvegliare le personalità del centro sinistra fabrianese ed i valori fondamentali del centro sinistra. Tale gruppo ambisce ad essere alternativo al Pd fabrianese e ha l’obiettivo di incalzarlo sui temi sociali», spiegano.
Come detto, al momento non si parla ufficialmente di elezioni, lista e candidato a sindaco. Anche se, non è esclusa questa potenziale evoluzione. «Il Comune deve essere uno strumento e non un fine, bisogna tornare ad una politica dell’incontro, del confronto, che ascolti le esigenze di tutti ma soprattutto delle fasce più deboli», le parole di Vinicio Arteconi, dirigente medico ostetrico ginecologo da pochi giorni in pensione, protagonista della battaglia per evitare la chiusura del punto nascita all’interno del presidio ospedaliero cittadino.
Potrebbe essere proprio Arteconi, un papabile per la candidatura a sindaco. Insieme ad Andrea Giombi, un giovane che potrebbe ben incarnare, il rinnovamento che il comitato chiede.

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