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Arretramento della ferrovia Adriatica: gli ingegneri di Ancona dicono sì

Il presidente dell'Ordine Alberto Romagnoli: «Potrebbe rappresentare un tentativo di ricucitura tra città e mare e tra le tante località balneari tra di loro, nonché una valorizzazione urbanistica e un ridisegno dei nostri territori»

Ferrovia sul mare

ANCONA – Dopo la recente dichiarazione del ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini, sulla possibilità di spostare all’interno, a fianco dell’autostrada, l’attuale linea ferroviaria da Pesaro a Termoli che danneggia circa 500 chilometri di costa, gli ingegneri di Ancona tornano a far sentire la loro voce.

«Siamo da tempo in prima linea – ha detto Alberto Romagnoli, presidente dell’Ordine – per mettere a disposizione della collettività il nostro progetto tecnico di arretramento della linea ferroviaria, consapevoli che, se nel secolo scorso essa ha determinato sviluppo, oggi, di fatto, costituisce un limite difficilmente valicabile per il collegamento tra le città e il mare. Sappiamo che si tratta di un percorso costoso, complicato e lungo, ma ci sentiamo di chiedere a Rete Ferroviaria Italiana, alle istituzioni nazionali e locali, alle associazioni di categoria, di valutare insieme realmente l’idea di questa operazione che potrebbe davvero rappresentare un tentativo di ricucitura proprio tra città e mare e tra le tante località balneari tra di loro, nonché una valorizzazione urbanistica e un ridisegno complessivo dei nostri territori finalizzato al miglioramento della qualità della vita delle nostre città costiere e ad un impulso al turismo e alla crescita economica e sociale delle nostre comunità».

La valutazione di questa proposta potrà già avvenire l’8 luglio nel corso di un convegno che l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona ha in programma di organizzare, presso la propria sede, invitando le istituzioni, le forze politiche e le associazioni. 
Il seminario sarà trasmesso in streaming nella pagina Facebook dell’Ordine e sarà fruibile da tutti coloro che sono interessati ad approfondire il tema.

Romagnoli conclude: Noi vorremmo che la Regione si impegni con il Governo a poter trovare i fondi per mettere in campo uno studio di fattibilità. Da tecnici noi ci mettiamo a disposizione per dare il nostro contributo”.

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