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Aperto il secondo centro di cultura islamica a Fabriano

Il centro di cultura islamica si chiama Essounna e si trova nel popoloso quartiere di Santa Maria, precisamente nella galleria di via Buozzi, dove un tempo si trovava il Liceo Classico Stelluti. La Lega nord pone degli interrogativi su questa seconda apertura

Il coordinamento della Lega nord di Fabriano

FABRIANO – Fabriano, 30mila residenti e due centri di cultura islamica. Troppi, secondo la Lega nord, che ha organizzato una raccolta firme in piazza del Comune durante le mattine di tutti i sabati di ottobre.

Non c’è stata un’inaugurazione ufficiale, ma forse è solo rimandata, fatto sta che nel popoloso quartiere di Fabriano, Santa Maria, è attivo da qualche giorno il secondo centro di cultura islamica della città. Il primo è stato inaugurato dieci mesi fa nei pressi di piazzale Matteotti, precisamente in via Cavallotti.

Questo secondo centro, ubicato nella galleria che per anni ha ospitato anche il Liceo Classico Stelluti in via Buozzi, si chiama Essounna. I circa quindici volontari che gestiscono il centro evidenziano di avere tutta la documentazione in regola. E ricordano di essere un gruppo attivo a Fabriano dal 2001 occupando diverse sedi, prima al Borgo e ora a Santa Maria. Il tutto sempre all’insegna della massima integrazione. Si sostengono soprattutto con donazioni da parte di privati, alcune provenienti anche da persone di altre religioni. Questa, a loro dire, è la dimostrazione che tutte le iniziative sono improntate alla vera integrazione e, per questo, i corsi di lingua araba, che si svolgono di sabato, sono aperti anche agli italiani. Il centro di cultura islamica Essounna sarà aperto di pomeriggio, oltre che in altri particolari momenti di preghiera islamica.

La Lega nord di Fabriano, però, vuol vederci chiaro. «Noi non siamo contrari a priori, facciamo solo considerazioni di opportunità. È opportuno aprirne un altro e in un luogo dove sono ubicate diverse attività commerciali? Poi ci poniamo domande: da dove arrivano i soldi per acquistare i locali? Le persone che frequentano questi luoghi sono conosciute e in regola?», scrive in una nota il coordinamento fabrianese della Lega.

«Siamo impegnati in diverse battaglie, contro lo Ius soli e l’eventuale adesione del comune di Fabriano al sistema di accoglienza profughi tramite il Ministero degli Interni, Sprar in acronimo. Siamo promotori di una raccolta firme, tutti i sabati di ottobre dalle 9 alle 12:30 in piazza del Comune, per dire no allo Sprar e per dire basta alle continue aperture di centri Islamici senza garanzie preventive. Abbiamo già raccolto un centinaio di firme e siamo certi che altri si aggiungeranno. Noi ci siamo».

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